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Riprendia dalla REPUBBLICA di oggi, 17/12/2017, a pag.17, con il titolo "La purga di MBS sbarca in Giordania. E l'economia trema" una breve cronaca di Francesca Caferri.
La cronista di Repubblica merita l'Oscar della manipolazione, se esistesse. Non è nuova a questa tecnica, ma qui, in poche righe, supera se stessa. Vediamo come: ROMA- L’ultima vittima della “guerra alla corruzione” di Mohammed Bin Salman l’erede al trono saudita, è uno degli uomini più importanti del mondo arabo, il giordano di origini palestinesi Sabih al Masri. Di lui, che è anche cittadino saudita, si sono perse le tracce giovedì, quando stava per ripartire da Riad dopo incontri di affari: i familiari hanno detto alla Reuters che è stato bloccato prima che potesse partire. Multimiliardario, amministratore delegato di Arab Bank, Al Masri è l’ultima vittima della retata anti-corruzione voluta da MBS che ha portato in carcere alcuni dei principali uomini d’affari del regno e una decine di principi della casa reale. Detenuti per settimane, alcuni degli accusati sono stati rilasciati nei giorni scorsi dopo aver pagato milioni di dollari allo Stato. Proprio per questo, al Masri, secondo la Reuters, era stato avvertito di non recarsi in Arabia Saudita. Sulla sua sorte tuttavia, potrebbe essersi inserita una partita diversa: secondo fonti anonime citate dalla stessa agenzia, sarebbe stato arrestato come ritorsione per la decisione del re giordano Abdallah di recarsi a Istanbul al vertice dei Paesi islamici che ha condannato il presidente Usa Donald Trump per aver riconosciuto Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico. Decisione a cui l’Arabia Saudita si oppone, ma senza troppa convinzione. Al Masri è infatti una delle colonne portanti dell’economia giordana: il suo arresto ha scioccato il Paese. Per inviare a Repubblica la propria opinione, telefonare: 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante rubrica.lettere@repubblica.it |
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