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La Repubblica Rassegna Stampa
05.07.2013 Germania: una vignetta con didascalia antisemita su Süddeutsche Zeitung
cronaca di Giampiero Martinotti

Testata: La Repubblica
Data: 05 luglio 2013
Pagina: 44
Autore: Giampiero Martinotti
Titolo: «'Quella vignetta è antisemita'. Bufera sella Süddeutsche Zeitung»

Riportiamo da REPUBBLICA di oggi, 05/07/2013, a pag. 44, l'articolo di Giampiero Martinotti dal titolo " 'Quella vignetta è antisemita'. Bufera sulla Süddeutsche Zeitung ".


La vignetta antisemita

BERLINO—Un disegno scelto senza discernimento, una didascalia che lo trasforma in un attacco antisemita, un grande giornale costretto a scusarsi dopo le proteste della comunità ebraica: è l'incidente capitato alla Süddeutsche Zeitung, che già l'anno scorso era stata bombardata di critiche per aver pubblicato una poesia fortemente anti-israeliana di Günter Grass. A sollevare l'indignazione, stavolta, è stato il disegno utilizzato per illustrare un articolo in cui si parlava di un libro di Peter Beinart, un giornalista ebreo americano molto critico verso la politica di Israele. La redazione ha tirato fuori una vecchia caricatura di Ernest Kahl, in cui si vede un mostro a letto con forchetta e coltello mentre una donna arriva con un vassoio di vivande. Un disegno che non c'entra niente con Israele e con gli ebrei, ma che viene letteralmente sviato dalla didascalia «La Germania serve. Da decenni, Israele ha ricevuto armi, in parte gratuitamente. I nemici di Israele pensano sia un Moloch affamato». Pubblicato mar-tedi, il disegno ha suscitato la reazione del rabbino Abraham Cooper, del Centro Simon Wiesenthal: «Come tutte le altre democrazie, Israele non è al di sopra di rimproveri o critiche. Tuttavia, la rappresentazione dello Stato ebraico come un mostro vorace è un classico strumento della disumanizzazione». E poi ha chiesto alla direzione del giornale di presentare le sue scuse. Molti blog si sono impadroniti dell'argomento, la polemica è arrivata in Israele. Il disegnatore, ignaro di tutto, si è indignato sulla Jüdische Allgemeine. «Sono inorridito». Il quotidiano bavarese non ha potuto far altro che riconoscere di aver fatto uno sbaglio e ieri lo ha ammesso con una breve nota nella pagina delle lettere che si chiude con un mea culpa: «La pubblicazione del disegno, in questo contesto, è stata un errore».

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