venerdi 19 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Corriere del Trentino Rassegna Stampa
08.03.2019 Trento: si dimette dopo il video nazista e la svastica tatuata
Cronaca di Marika Giovannini

Testata: Corriere del Trentino
Data: 08 marzo 2019
Pagina: 2
Autore: Marika Giovannini
Titolo: «Svastica e video, Poletli si dimette»

Riprendiamo dal CORRIERE del TRENTINO di oggi, 08/03/2019, a pag. 2, con il titolo "Svastica e video, Poletli si dimette", la cronaca di Marika Giovannini.

Immagine correlata
Marika Poletti

Dopo la svastica tatuata sulla gamba, il video di una canzone che inneggia al Terzo Reich, sulle note del «Ragazzo della Via Gluck» di Adriano Celentano: la bufera che in questi giorni ha investito Marika Poletti, nominata capo di gabinetto dall'assessore agli enti locali Mania Gottardi, ieri ha raggiunto l'apice. Con la stessa esponente della Civica Trentina che, alla fine, ha deciso di fare un passo indietro. Lasciando il suo incarico istituzionale. Dimissioni, quelle di Poletti, che erano state chieste da più parti. Con l'invito a un intervento specifico da parte del presidente della Provincia Maurizio Fugatti. Ieri, a parlare, è stato lo stesso Gottardi. Per prendere le distanze da Poletti: «Un video indifendibile» ha detto l'assessore. Che ha aggiunto: «Ognuno risponde delle proprie azioni e ne è responsabile». II dem Miceli ha chiesto anche le sue dimissioni. Del resto, la canzone rimbalzata ieri sui social network ha creato più di un imbarazzo: «C'era un ragazzo della Wehrmacht — è il testo — si divertiva a giocare con me, qual era il gioco non te lo dico, ogni mattina spariva un amico, là dove c'era il Belgio ora c'è il Terzo Reich». «Non c'è limite al peggio» è stato l'affondo di Futura. «Adesso — ha aggiunto il movimento — si può scherzare con la storia, con la più nera storia europea. Si può scherzare con la svastica, con i criminali nazisti. Inneggiando agli abominevoli crimini contro l'umanità, magari con un sorriso. Ma questo non è uno scherzo. Non si tratta di goliardia o di presunta leggerezza: no, le posizioni di Marika Poletti sono note da anni. Le sue idee raccontano che la svastica tatuata sul suo corpo rimanda direttamente al significato dato dai nazisti a quel simbolo». Netto anche il Pd, per voce del capogruppo in consiglio provinciale Giorgio Tonini: «La scelta delle dimissioni era irrinunciabile. Ma tale scelta non induce a gioire per una vicenda che, comunque la si voglia interpretare, ha gettato ampio discredito, locale e nazionale, sulla giunta provinciale e purtroppo quindi anche sull'autonomia. Una lezione va però tratta da questa triste e squallida vicenda: quella della necessità costante di affermare i valori dell'umanità contro ogni ideologia di segregazione, odio, morte e distruzione». Così l'Osservatorio contro i fascismi del Trentino Alto Adige: «dl problema — è il commento su Facebook — non è "solo" la svastica. Poletti nel corso degli anni si è contraddistinta per (tra le altre): avere sostenuto a più riprese posizioni revisioniste sulla strage di Bologna; non avere mai nascosto il suo appoggio politico a CasaPound Trento; avere orgogliosamente dichiarato che "Nessuno, nessuno e ripeto nessuno ha mai invitato un frocio alle nostre manifestazioni"; avere cercato di osteggiare in tutti i modi il Dolomiti Pride; essere stata sospesa da Facebook per avere messo come immagine di copertina una celtica». Diretti i Laici trentini: «Poletti ma lo sai che il tuo amore perla rune come la chiami tu, lo aveva anche un altro personaggio? Quello famoso per lo sterminio: Hitler, hai presente?». Critiche alle quali Poletti ieri ha risposto con un lungo post su Facebook. «Riconosco quello che state facendo. Lo riconosco perché l'ho visto fare molte volte. Lo fate perché non avete altro a cui appigliarvi, perché il vostro disegno politico è più vuoto delle piazze che sempre meno siete in grado di convocare». Uno sfogo duro: «Sono già stata picchiata. Insultata. Oltraggiata. Ho fatto la vittima? Mai. Non troverete mai una traccia di questo perché vi conosco e non mi adeguo». Poi il riferimento a Civica Trentina. E al suo fondatore Rodolfo Borga: «In Civica Trentina, a quella parte della mia Comunità politica che lì ha deciso di combattere, le priorità sono chiare: governare la propria Terra è quanto di più bello e sacro possa esservi. E, quindi, forza! Rodolfo ha fortemente voluto Mattia, ha voluto tutti noi come dei sani e capaci innesti in una pianta che doveva rinforzarsi per far fronte a quanto gli verrà chiesto».

Per inviare al Corriere del Trentino la propria opinione, telefonare: 0461.211311, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


redazione@corrieredeltrentino.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT