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Corriere del Veneto Rassegna Stampa
12.11.2019 Hellas Verona, a giudizio chi inneggiava pubblicamente a Hitler e insultava Balotelli
Cronaca di Laura Tedesco

Testata: Corriere del Veneto
Data: 12 novembre 2019
Pagina: 14
Autore: Laura Tedesco
Titolo: «Festa Hellas con inni nazisti. Ultrà a giudizio»
Riprendiamo dal CORRIERE del VENETO di oggi, 12/11/2019, a pag. 14, con il titolo "Festa Hellas con inni nazisti. Ultrà a giudizio", la cronaca di Laura Tedesco.

Pene severe dovrebbero essere comminate a chi inneggia pubblicamente al nazismo e al fascismo, come alcune decine di fanatici sostenitori di estrema destra dell'Hellas Verona finiti nel mirino degli inquirenti.

Ecco l'articolo:

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La curva dell'Hellas Verona, tra svastiche e croci celtiche

Inni nazisti e ringraziamenti al Führer «garante e sponsor» della festa in curva Sud del primo luglio 2017: per Luca Castellini scatta il processo con rito direttissimo. Lo ha disposto il procuratore Angela Barbaglio, contestandogli la violazione della legge 85 del 2006 che regolamenta e punisce tra reati di opinione la propaganda e l'apologia del fascismo. «Chi ha permesso questa festa, chi ha pagato tutto, ha un nome: Adolf Hitler» intonò dal palco il coordinatore nordest di Forza Nuova. E subito, dagli oltre tremila presenti, si levò il coro «siamo una squadra fantastica, fatta a forma di svastica». Dopo i video-scandalo postati sul web, la festa della curva Sud andata in scena quel sabato di due anni e mezzo fa allo stadio Bentegodi aveva nuovamente catapultato l'Hellas e l'intera città nell'occhio del ciclone. «Dalla Digos ci è giunta un'informativa su cui abbiamo già iniziato a indagare - intervenne nell'immediatezza dei fatti il capo della Procura scaligera -. Si tratta di una vicenda di cui mi occuperò personalmente». E così è stato: conclusi gli accertamenti affidati alla polizia, la dottoressa Barbaglio ha disposto per Castellini la «citazione per giudizio direttissimo». Già decisa anche la data del processo, che si terrà a metà marzo 2020 davanti al giudice Silvia Isidori e vedrà deporre in aula il dirigente della Digos Luciano Iaccarino: unico imputato sarà Castellini, appena travolto dal ciclone delle polemiche per le dichiarazioni su Mario Balotelli che «non sarà mai del tutto italiano pur avendo la cittadinanza italiana». Su quest'ultima vicenda, il 44enne veronese è ora al centro di un'inchiesta per odio razziale su cui le indagini sono allo stadio iniziale. Per lui, nel frattempo, tra 4 mesi scatterà il processo per i cori-choc dell'estate 2017 alla festa in curva Sud, un'altra pagina da dimenticare per la tifoseria dell'Hellas e l'intera Verona.

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La festa dell'Hellas Verona in cui decine di persone hanno inneggiato a Hitler


Da subito, la società giallo blu prese decisamente le distanze dall'episodio, dissociandosi «da quanto accaduto durante la festa della Curva Sud» e precisando che «si è trattato di un evento autogestito e non di diretto controllo e competenza del club». E mentre Castellini aveva definito «tutto una goliardata», ben altri toni invece giunsero dall'Anpi che bollò come «intollerabile quanto accaduto in occasione del raduno della tifoseria dell'Hellas Verona allo stadio Bentegodi. I fatti hanno gettato discredito ancora una volta sulla città di Verona, facendola apparire oltremodo razzista e xenofoba». Secondo i partigiani, «l'aspetto che più sconcerta è che la manifestazione si sia tenuta in uno spazio comunale». Di li a poco, in Procura vennero depositati due esposti-denuncia, il primo da Aned Verona, l'Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi nazisti, il secondo dal Circolo Pink. Adesso, entrambi risultano parti offese nell'ambito del procedimento contro Castellini. Si tratta di una vicenda che ricorda fortemente quella andata in scena lo scorso giugno per festeggiare il ritorno dell'Hellas in A. Anche allora, finì tutto in un video che fece il giro del web: «Siamo una squadra fantastica, una squadra fatta a svastica. Che bello è... Allena Rudolf Hess». Su quell'episodio l'inchiesta è ancora in corso.

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corrieredelveneto@corrieredelveneto.it

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