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L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
08.09.2019 Una ignobile velina in prima pagina del quotidiano ufficiale della S.S. (Santa Sede)
Peggio del Manifesto, lo stile è quello dello Stürmer (3° Reich)

Testata: L'Osservatore Romano
Data: 08 settembre 2019
Pagina: 1
Autore: La redazione
Titolo: «Tensione tra Israele e Gaza dopo la morte di due palestinesi»
Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 08/09/2019, a pag.1, un redazionale dal titolo "Tensione tra Israele e Gaza dopo la morte di due palestinesi"


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Abbiamo esagerato nella nostra titolazione?
non mettiamo niente di nostro, citiamo dall'articolo. giudichino i lettori:
1. iniziamo con il titolo:

"Tensione tra Israele e Gaza dopo la morte di due palestinesi".
tensione? Israele non ha fatto altro che impedire l'invasione di 6.200 milizie di Hamas (il numero è nel pezzo), il cui obiettivo è facile immaginare, ammazzare civili e soldati.
2. "
Dopo essersi affollati lungo i reticolati, alcuni manifestanti hanno lanciato ordigni incendiari ed esplosivi contro i soldati, mentre altri sono riusciti a oltrepassare il confine e sono stati respinti all'interno di Gaza. In molti punti la barriera difensiva è stata danneggiata dai dimostranti."
Il testo riporta 'alcuni manifestanti' ma se erano 6.200 al confine con Israele, la stragrande maggioranza stava a guardare o piuttosto lanciava ordigni incendiari ed esplosivi contro i soldati? I soldati israeliani hanno svolto il loro compito a difesa del loro paese. Certo, Hamas ha avuto i due morti che voleva, che hanno permesso all'OR di pubblicare la velina.
3. Che sia una velina, lo si deduce da quanto si legge: "
Le autorità di Gaza hanno diffuso l'identità delle due vittime. Si tratta di Sami al-Ashqar, di 17 anni, che è stato colpito al collo mentre si trovava a breve distanza dal confine, e di Khaled al-Rabie, di 14 anni, colpito al petto mentre si trovava nella parte est di Gaza City." Erano lì per caso? Quale cronista darebbe la notizia con queste parole? Nemmeno Michele Giorgio sul Manifesto!
4: La chiusura è un classico:
Dall'inizio della Grande marcia del ritorno lungo il confine orientale della Striscia di Gaza, il 30 marzo 2018, sono morti 326 palestinesi.Hamas se ne felicita, e con Hamas giornali come l'Osservatore Romano che pubblica ubbidiente.
5. Il paragone con lo Stürmer è più che approppriato, per questo continueremo a scrivere Santa Sede con la sigla S.S. anche se ci rendiamo conto che contro quel Golia con 2000 anni di esperienza, noi minuscoli Davide contiamo poco, ma abbiamo la testa dura...

Ecco la velina:

Tensione tra Israele e Gaza dopo la morte di due palestinesi TEL Aviv, 7. Rimane molto tesa la situazione tra Israele e la Striscia di Gaza. Dopo il lancio di g razzi ieri sera verso il territorio dello stato ebraico, l'esercito israeliano, in risposta, ha colpito nella notte diverse postazioni militari di Hamas nel nord della Striscia. Lo ha fatto sapere un portavoce militare israeliano, precisando che al momento non si hanno notizie di vittime o danni. Poche ore prima, nel consueto venerdì di protesta per la Grande marcia del ritorno, due giovani palestinesi sono rimasti uccisi negli scontri con reparti dell'esercito israeliano. Il comando militare ha riferito che nella manifestazione di ieri si sono radunate circa 6.200 persone in vari punti del confine che separa lo Stato ebraico dalla Striscia di Gaza.  Dopo essersi affollati lungo i reticolati, alcuni manifestanti hanno lanciato ordigni incendiari ed esplosivi contro i soldati, mentre altri sono riusciti a oltrepassare il confine e sono stati respinti all'interno di Gaza. In molti punti la barriera difensiva è stata danneggiata dai dimostranti. Le autorità di Gaza hanno diffuso l'identità delle due vittime. Si tratta di Sami al-Ashqar, di 17 anni, che è stato colpito al collo mentre si trovava a breve distanza dal confine, e di Khaled al-Rabie, di 14 anni, colpito al petto mentre si trovava nella parte est di Gaza City. Secondo fonti mediche palestinesi, negli scontri sono rimaste ferite 66 persone, colpite dal fuoco dei militari israeliani. In una dichiarazione, i funzionari delle forze di difesa israeliane hanno parlato di «disordini molto violenti», mentre Hamas ha fatto sapere che «Israele sarà tenuto responsabile di questo crimine». Dall'inizio della Grande marcia del ritorno lungo il confine orientale della Striscia di Gaza, il 30 marzo 2018, sono morti 326 palestinesi.

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