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L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
02.04.2019 Papa Francesco si occupi della sua Santa Sede, sorry, ma su Israele decidono gli israeliani, non lui
E poi si informi, ciò che lui si augura esiste da sempre nello Stato Ebraico

Testata: L'Osservatore Romano
Data: 02 aprile 2019
Pagina: 1
Autore: la redazione dell'Osservatore Romano
Titolo: «Gerusalemme città della pace»

Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 02/04/2019, a pag.1 il testo dell'appello per Gerusalemme firmato da Papa Bergoglio e da Maometto VI re del Marocco, dal titolo "Gerusalemme città della pace".

Gerusalemme non è una "città aperta che appartiene a tutti i fedeli delle grandi religioni monoteiste", ma la capitale dello Stato di Israele, un Paese libero e democratico circondato da regimi illiberali e tirannici - garantisce l'accesso a tutti - pellegrini, turisti, interessati - a Gerusalemme, ma questo non significa che la capitale israeliana sia da considerare come "patrimonio comune delle fedi". OR riprende in evidenza in prima pagina l'appello, così come è stato firmato a Rabat 

Ecco l'articolo con il testo leggibile:

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Pubblichiamo il testo dell'appello per Gerusalemme che il Pontefice e il re del Marocco hanno firmato nel pomeriggio di sabato 30 marzo, nel Palazzo reale di Rabat.

 

APPELLO DI SUA MAESTÀ IL RE MOHAMMED VI E DI SUA SANTITÀ PAPA FRANCESCO SU GERUSALEMME / AL QODS CITTÀ SANTA E LUOGO DI INCONTRO

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Papa Bergoglio

In occasione della visita al Regno del Marocco, Sua Santità Papa Francesco e Sua Maestà il Re Mohammed VI, riconoscendo l'unicità e la sacralità di Gerusalemme / Al Qods Acharif e avendo a cuore il suo significato spirituale e la sua peculiare vocazione di Città della Pace, condividono il seguente appello: «Noi riteniamo importante preservare la Città santa di Gerusalemme / Al Qods Acharif come patrimonio comune dell'umanità e soprattutto per i fedeli delle tre religioni monoteiste, come luogo di incontro e simbolo di coesistenza pacifica, in cui si coltivano il rispetto reciproco e il dialogo. A tale scopo devono essere conservati e promossi il carattere specifico multi-religioso, la dimensione spirituale e la peculiare identità culturale di Gerusalemme / Al Qods Acharif. Auspichiamo, di conseguenza, che nella Città santa siano garantiti la piena libertà di accesso ai fedeli delle tre religioni monoteiste e il diritto di ciascuna di esercitarvi il proprio culto, così che a Gerusalemme / Al Qods Acharif si elevi, da parte dei loro fedeli, la preghiera a Dio, Creatore di tutti, per un futuro di pace e di fraternità sulla terra».

Rabat, 30 marzo 2019

S.M. il Re Mohammed VI Amir al Mouminine
S.S. Papa Francesco

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