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L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
29.12.2017 Solita velina per nascondere la verità su Hamas/Al Fatah
Litigano per chi dovrà gestire esercito e armi, altrochè 'questioni amministrative'

Testata: L'Osservatore Romano
Data: 29 dicembre 2017
Pagina: 3
Autore: La redazione
Titolo: «Nuovi colloqui al Cairo tra Hamas e Al Fatah»

Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 29/12/2017 a pag.3, il redazionale con il titolo " Nuovi colloqui al Cairo tra Hamas e Al Fatah "

Ecco una ennesima 'velina' sul quotidiano ufficiale della Santa Sede. L'avvenimento c'è, un altro incontro al Cairo tra Hamas e Fatah, ma il pezzo si guarda bene dal raccontare i motivi veri che -non da oggi- si frappongono all'accordo. Scrivere che si tratta di chi dovrà essere responsabile di esercito e armamenti, non le 'questioni amministrative', come scrive l'Osservatore Romano, è il nodo cruciale che divide le due fazioni in campo. Ma scrivere la verità su quanto avviene nella società palestinse è chiedere troppo. Dovrebbe ammettere che l'unico punto di condivisione è la volontà di distruggere Israele, ma l'OR non lo scriverà mai, d'altronde per il Vaticano si chiama 'Terra Santa', mica Israele... 

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La realtà: Gaza, scontri tra Hamas e Fatah

IL CAIRO, 28. Le due fazioni palestinesi, Al Fatah e Hamas, hanno avviato ieri al Cairo una nuova sessione di colloqui per raggiungere un accordo che metta fine alla spaccatura amministrativa dei Territori e conduca a nuove elezioni. Di fatto, complici anche le recenti tensioni nella regione dopo la decisione statunitense di riconoscere Gerusalemme quale capitale di Israele, il processo di riconciliazione interpalestinese non ha registrato sviluppi significativi dall'ultimo incontro all'inizio di dicembre. Quello che si è aperto ieri è il terzo round di colloqui tra Hamas e Al Fatah al Cairo da ottobre scorso. Gli incontri si svolgono presso la sede dei servizi segreti egiziani a porte chiuse. L'obiettivo — spiegano fonti palestinesi — è quello di raggiungere un accordo di massima su alcune questioni amministrative più specifiche. In particolare, le due fazioni debbono trovare un'intesa sull'applicazione dell'accordo, raggiunto lo scorso ottobre, che ha permesso il ritorno del governo guidato dal presidente Mahmoud Abbas, leader di Al Fatah, nella striscia di Gaza. Al Fatah e il governo dell'Autorità palestinese erano infatti stati estromessi dalla striscia nel giugno 2006 dopo violenti scontri con Hamas. Da quel momento, avevano avuto il controllo soltanto dei Territori in Cisgiordania. Secondo una fonte della delegazione di Hamas al Cairo, il movimento islamico vuole invece più chiarezza sul controllo del confine tra l'Egitto e la Striscia di Gaza. Quest'ultimo rappresenta infatti un punto di cruciale importanza per la striscia, in quanto unico sbocco della popolazione in cerca di cure mediche e punto di passaggio per gli aiuti alimentari

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