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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Corriere della Sera Sette Rassegna Stampa
11.10.2019 Viaggio in Israele, da Gerusalemme a Tel Aviv
Reportage di Elvira Serra

Testata: Corriere della Sera Sette
Data: 11 ottobre 2019
Pagina: 124
Autore: Elvira Serra
Titolo: «Da Gerusalemme a Tel Aviv viaggiare da sole con la sorpresa di condividere»
Riprendiamo da SETTE di oggi, 11/10/2019, a pag. 124, con il titolo"Da Gerusalemme a Tel Aviv viaggiare da sole con la sorpresa di condividere", il commento di Elvira Serra.

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Gerusalemme, le antiche mura

Gli unici missili dei quali bisogna avere paura sono quelli esplosi dai racchettoni sul lungomare di Tel Aviv. Superata l'ansia della passeggiata a ostacoli da Banana Beach a Gordon Beach, siete vaccinati per l'intera permanenza in Israele, nel nostro caso sei giorni e cinque notti tra Gerusalemme e la «Collina della primavera», come fu battezzata Tel Aviv nel 1910 da una suggestione dello scrittore e giornalista Theodor Herzl. Una vacanza sicura, anche per una donna che viaggia da sola. Offre scenari completamente diversi a una distanza ragionevole (meno di quattro ore di volo da Milano) e senza effetti collaterali da jet lag (c'è solo un'ora di differenza). Con il valore aggiunto di farvi perdere un paio di chili, perché non c'è alternativa: dovrete camminare, tanto, sempre. Partenza in quarta Cominciamo dai voli. Da Milano Malpensa quelli diretti sono operati da Easyjet, Alitalia e El Al, la compagnia di bandiera israeliana. Da Roma la scelta è più ampia (Ryanair, Vueling e Blue Bird Airways). Con una compagnia low cost si può spuntare un'andata e ritorno a 3oo euro, come noi da Milano, scegliendo il posto migliore per sedersi. Però attenti agli orari: se partite alle 6.3o da Malpensa dovrete prendere il pullman almeno alle 3.40. La levataccia, però, ha un premio: arriverete in tarda mattinata all'aeroporto di Qui sopra, il lungomare di Tel Aviv, cuore della città, tra partite di beach volley e artisti di strada. In basso, La Torre di Davide, vicino alla Porta di Giaffa: è uno degli ingressi alla Città Vecchia di Gerusalemme Tel Aviv e da lì potrete prendere la metropolitana leggera che vi porterà a Gerusalemme in 25 minuti (costa 17 shekel, circa 4 euro e mezzo): nessun taxi impiega così poco; in alternativa ci sono gli sherut, navette taxi condivise, un po' sporche, ma a loro modo divertenti (64 shekel, circa 17 euro). II fascino della Città Vecchia Se avete scelto di alloggiare abbastanza vicino alla Città Vecchia, magari sul lato della Porta di Damasco, potrete visitarla subito, concedendovi di girovagare senza meta tra i corridoi affollati del mercato, fermandovi a bere una spremuta di melograno. Per mangiare, i consigli sono nel box. Ma una regola (arbitraria) può essere questa: hummus a Gerusalemme, pesce a Tel Aviv. Il mattino dopo siete pronti per i luoghi sacri: Muro Occidentale, Santo Sepolcro, Cupola della Roccia, Monte degli Ulivi. Preparatevi a code sterminate. Una buona idea per risparmiare tempo è prendere una guida: «privata» è piuttosto costosa (nessuno chiede meno di 1.200 shekel, quasi 32o euro), ma sul sito www.itraveljerusalem. com trovate una serie di opzioni che partono da 49 dollari per visite di gruppo. Nel nostro caso a farci da guida, gratis, è stato Wilder Porras, prossimo a prendere i voti nell'Ordine dei Frati Minori, conosciuto grazie alla nostra vicina di posto in aereo, Angela Vertemara: questo per dire che se si viaggia da soli non si è mai soli! Di sera può essere affascinante assistere allo spettacolo di luci nella Torre di Davide: su Internet è sempre tutto esaurito, ma presentandosi di persona si può trovare un biglietto. Un'altra giornata la merita una gita fuori porta. Noi abbiamo scelto il tour di Masada, spettacolare fortezza costruita su una rocca, e Mar Morto, per l'immancabile bagno galleggiante. Il mattino dopo vi resta (almeno) un posto da visitare: il Museo dell'Olocausto Yad Vashem (è impossibile non uscire con le lacrime agli occhi).

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Tel Aviv

Sul lungomare fino a Giaffa E ora siete davvero pronti per lasciare Gerusalemme e andare a Tel Aviv. Sulla zona dell'hotel, va a gusti. Per i nostri, più a Sud si sta, meglio è. Il lungomare è perfetto (ma costoso). Dopodiché, liberi tutti: a partire da una camminata fino a Giaffa, lasciandovi incantare da chi gioca a beach volley, fa running, suona uno strumento. Per i pigri, ci sono monopattini e biciclette, o i mezzi pubblici (la App Moovit funziona bene, mentre Google Maps vi salverà ovunque). Anche qui ha senso prenotare una visita guidata a piedi (ce ne sono di gratuite e non) sul sito visit.tel-aviv.gov.il. Ma potete benissimo scoprire da soli le case fiorite di Neve Tzedek, i palazzotti Bauhaus di Rothschild Boulevard, i graffiti di Nahalat Binyamin Pedestrian Mall o le bancarelle di Carmel Market. E siamo alla fine del viaggio. In aeroporto, mettete in conto una dose supplementare di pazienza: al check-in vi faranno moltissime domande sconclusionate («Come si chiamano le sorelle di tua madre?») e magari vi chiederanno di aprire il trolley. Ma in fondo Israele val bene un controllo.

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