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Il Fatto Quotidiano Rassegna Stampa
27.04.2020 Israele, le dimissioni di Yaakov Litzman, il ministro della Sanità incompetente e fanatico
Ne rende conto - in modo approssimativo - Fabio Scuto

Testata: Il Fatto Quotidiano
Data: 27 aprile 2020
Pagina: 5
Autore: Fabio Scuto
Titolo: «Salute, misterioso addio di Litzman in piena pandemia»
Riprendiamo dal FATTO Quotidiano di oggi, 27/04/2020, a pag.5 con il titolo "Salute, misterioso addio di Litzman in piena pandemia", l'articolo di Fabio Scuto.

Pur approssimativo - secondo Scuto "Come la maggior parte degli ebrei religiosi, Litzman si fida innanzitutto di Dio, del mitzvoth [sic!] e delle preghiere" - l'articolo rende conto di quello che la maggioranza degli israeliani pensa di Yaakov Litzman, il ministro della Sanità ultraortodosso che non ha alcuna competenza in materia sanitaria. Gravi le responsabilità di Litzman, incapace di gestire l'emergenza Coronavirus. Nonostante la sua incompetenza, il modello di Israele di contenimento della pandemia voluto da Netanyahu è fino a questo momento tra quelli che hanno avuto maggiore successo al mondo.

Ecco l'articolo:

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Fabio Scuto

Alfons López Tena on Twitter:
Benjamin Netanyahu con Yaakov Lizman

Il ministro della Sanità israeliano Yaakov Litzman ha annunciato ufficialmente al primo ministro Benjamin Netanyahu le sue dimissioni. Dopo oltre un decennio passato nel ministero Litzman è stato pesantemente criticato per la sua gestione della crisi del coronavirus. Nelle sue prime fasi, ha escluso la comunità ultra-ortodossa dalle norme sul distanziamento sociale del paese, consentendo i bagni rituali pubblici e alle sinagoghe di rimanere aperte, promettendo che il messia sarebbe arrivato e avrebbe posto fine all'epidemia.

LA STRAGRANDE maggioranza del pubblico israeliano ritiene Litzman responsabile della dolorosa mancanza di preparazione del ministro per la crisi del coronavirus, un simbolo di tutto ciò che è sbagliato nella politica della coalizione israelianae un parafulmine per l'avversione dei laici verso i loro compatrioti ultra-ortodossi. Positivo al test, come la moglie, ha costretto alla quarantena metà governo e anche il capo del Mossad. In Israele il pericolo del contagio è ancora alto. Il bilancio delle vittime ha raggiunto i 200 ieri pomeriggio, i casi sono saliti ieri a 15.398, con un aumento di 250 rispetto alle 24 ore precedenti. Israele ha registrato 23 morti per milione di cittadini, che lo colloca al 40esimo posto nel mondo, leggermente migliore della media mondiale che è di 26 morti per milione. Ieri la maggior parte dei negozi, parrucchieri e saloni di bellezza è stata autorizzata a riprendere le attività, i ristoranti e i negozi di alimentari possono vendere prodotti da asporto se una barriera fisica è posta tra la cassa e i clienti, consentita la consegna a domicilio. Certo alcune direttive del governo di Benjamin Netanyahu sono vagamente formulate, altre si contraddicono. Anche l'applicazione della polizia e degli ispettori non è uniforme. Ieri mentre le code si snodavano attorno all’Ikea di Rishon Lezzyon, la polizia ha condotto un eroico inseguimento a un surfista solitario al largo della spiaggia di Tel Aviv. Il decreto impone la chiusura dei cimiteri militari nel Memorial Day - da stasera a domani sera - e un possibile blocco delle città, cosa che impedirà ai familiari dei caduti nel giorno più difficile dell'anno di ritrovarsi per un ricordo.

IL MINISTRO LITZMAN pur essendo dimissionario dalla Sanità, ha fatto però trapelare di essere pronto per un altro dicastero- forse l'Edilizia - nel governo che Benjamin Netanyahu e Benny Gantz stanno cercando di mettere insieme dopo la nascita di una inaspettata coalizione, con una rotazione del premier dopo 18 mesi. L'intesa di governo consta di 14 pagine, le prime 8 riguardano salvaguardie per Netanyahu dai processi che deve affrontare (prima o poi). Litzman è leader di uno dei tre partiti religiosi che sostengono questa coalizione, e quindi reclama un posto - e di peso - per sé. Le cose però per lui stavano andando male ancor prima che il coronavirus fuggisse da Wuhan. La polizia e il procuratore hanno chiesto che sia processato per corruzione, frode e violazione della fiducia per una serie di interventi impropri nel suo lavoro di ministro. Litzman è sospettato di aver spinto gli psichiatri del suo ministero a dichiarare l'ultra-ortodossa Malka Leifer- una ex preside di una scuola per ragazze accusata di reati sessuali a Melbourne - pazza per bloccare così la sua estradizione in Australia. Il cielo è poi caduto quando il coronavirus è apparso all'orizzonte dello Stato ebraico. Gli israeliani hanno scoperto che il loro ministro della Salute non aveva alcuna istruzione o esperienza nel trattare i loro problemi sanitari, non aveva nessun rispetto per la scienza. Come la maggior parte degli ebrei religiosi, Litzman si fida innanzitutto di Dio, del mitzvoth e delle preghiere. Ha fatto pressioni affinché sinagoghe e yeshiva ultraortodosse fossero aperte il più a lungo possibile, anche se il coronavirus stava già devastando le roccaforti degli Haredim a Bnei Brak e Gerusalemme, ignorando le linee guida precauzionali stabilite dal suo ministero. Politicamente è una mina vagante ma Benjamin Netanyahu non può rimuoverlo per paura di sconvolgere la maggioranza nella Knesset faticosamente raggiunta. Resterà ministro, "per grazia di Dio".

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