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Il Fatto Quotidiano Rassegna Stampa
24.08.2018 Germania: cresce l'antisemitismo tradizionale. Ma il Fatto 'dimentica' quello travestito da odio contro Israele
Nel pezzo di Mattia Eccheli

Testata: Il Fatto Quotidiano
Data: 24 agosto 2018
Pagina: 15
Autore: Mattia Eccheli
Titolo: «Libri di testo, ebrei uguali ai tempi dei nazi»

Riprendiamo dal FATTO Quotidiano di oggi, 24/08/2018, a pag.15 il commento di Mattia Eccheli dal titolo "Libri di testo, ebrei uguali ai tempi dei nazi".

Apprezzabile l'articolo del Fatto in tema di antisemitismo in Germania, quello che manca - e non solo oggi - sulle colonne del Fatto è una serie di resoconti sull'odio contro Israele e sull'antisemitismo travestito da antisionismo, crescente sempre più in Europa e non solo. Discutere dell'antisemitismo tradizionale trascurando quello che prende le forme di odio e delegittimazione dello Stato ebraico significa adottare un doppio standard di giudizio.

Ecco l'articolo:

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Josef Schuster

Josef Schuster, presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania (CdJ), tiene alta l'attenzione dopo la diffusione dei dati sui reati di matrice antisemita e critica l'impostazione di alcuni libri di testo. Secondo Schuster il ritratto della presenza ebraica nel paese è superficiale: "Talvolta rudimentale", dice. Lamenta che si parli del suo popolo solo fra il 1933 ed il 1945: "In Germania la vita ebraica esisteva molti secoli prima e, per fortuna, c'è di nuovo oggi". Medico, 64 anni, Schuster da quattro guida l'importante organismo tedesco: ha puntato il dito soprattutto contro alcune immagini "ancora improntate sugli stereotipi antisemiti della rivista Stürmer", il settimanale non ufficiale di propaganda nazista edito a Norimberga da Julius Streicher dal 1922 fino alla fine della guerra. Ad esempio, quella del manifesto dell'esposizione Der Ewige Jude del 1937 (utilizzato anche nel film del 1940, "L'ebreo errante"), pubblicata in tre libri usati a scuola ma senza una adeguata contestualizzazione. Schuster ha riaperto un caso, dopo che due anni fa analoghe polemiche avevano accompagnato la decisione della Baviera di consentire la “lettura orientata" di Mein Kampf il testamento politico di Adolf Hitler. Chiamati in causa, gli editori Westermann e Klett hanno respinto gli addebiti.

 

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Antisemitismo in Germania oggi

IL GRUPPO Westermann ha precisato che per i contenuti fanno riferimento i programmi di istruzione. Per Ulrich Bongertman, responsabile dell'associazione dei docenti di storia, le accuse di Schuster sono "eccessive", anche se conviene che ci sono margini di miglioramento. Lo stesso Schuster ha già riconosciuto progressi con l'arrivo di libri nuovi. Martin Liepach, insegnante di storia e ricercatore nell'istituto Fritz Bauer di Francoforte, parla di una "dichiarazione radicale", ma conferma perplessità sul modo in cui gli ebrei vengono rappresentati. Nelle scuole tedesche olocausto e nazionalsocialismo sono temi trattati con serietà. Documentari e approfondimenti vengono trasmessi a cadenza quasi quotidiana in televisione (non solo in orari proibitivi), ma per il presidente del Consiglio centrale una visita obbligatoria ad un campo di concentramento sarebbe utile agli studenti. I servizi segreti vigilano sulle attività dei movimenti che si ispirano al Terzo Reich. L'ondata migratoria degli ultimi anni ha riacceso la brace dell'odio razziale,che ha finito con il coinvolgere anche gli ebrei. Berlino sembra essere diventata l'epicentro di questo nuovo fenomeno. Tra il 2010 e la fine dello scorso luglio, nella capitale si sono verificati 1.649 reati di matrice antisemita. Si tratta di quasi il 14% di quelli rilevati a livello federale (circa 12.000): un'incidenza più che tripla rispetto alla media nazionale. Il problema è rilevante soprattutto nella parte orientale del paese, dove è più forte il movimento xenofobo Alternative für Deutschland.

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