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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Rassegna Stampa
04.09.2017 Lo spettro di una guerra nucleare in Asia; nel frattempo, la Germania apre ai terroristi palestinesi
Due analisi di Fiamma Nirenstein

Testata:
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «I danni della pazienza di Obama - Il Parlamento tedesco apre ai terroristi»

Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 04/09/2017, a pag. 1, con il titolo "I danni della pazienza di Obama", l'editoriale di Fiamma Nirenstein; dal quotidiano di ieri, il suo commento dal titolo "Il Parlamento tedesco apre ai terroristi".

Ecco gli articoli:

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Fiamma Nirenstein

"I danni della pazienza di Obama"

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Il fallimento plateale nel mettere in questi anni sotto controllo la potenza nucleare della Corea del Nord, che sta puntando una pistola alla tempia della pace nel mondo, è un immenso fallimento di comprensione della realtà in cui viviamo, dovuto soprattutto alla colpevole arrendevolezza ideologica di lunga durata degli Stati Uniti, accompagnati dall'Europa, culminata nell'amministrazione Obama. Essa affonda le radici nella politica di Clinton, di Bush e nel lavorìo contro le sanzioni di Condoleezza Rice nel 2003, ma è legata soprattutto alla strategia della «pazienza diplomatica» di Obama. L'idea di fondo è quella che non ci sia conflitto che non possa essere risolto, senza fretta, con una trattativa e un accordo valido per le due parti. Una convinzione letale e ideologica secondo cui le ragioni del tuo nemico sono razionali e comprensibili e, anzi, nascono dalla storia di oppressione in cui tu, gli Stati Uniti, lo hai costretto. Obama ha portato avanti questa idea mentre Kim, proprio come Hitler, violava ogni diritto umano ed ingannava l'Iaea - l'agenzia di controllo dei Paesi che giocano il gioco truffaldino della non proliferazione (altro cavallo di battaglia di Obama) -, avviandosi di nascosto a un micidiale sviluppo balistico che oggi rende le sue armi una minaccia transoceanica.

L'inganno programmato è avvenuto nella credulità dell'Occidente. Imbrogliava la Corea, imbrogliava l'Iran, anzi, la Corea, agli occhi di Obama, avrebbe dovuto essere il banco di prova che dimostrava come l'accordo sarebbe stato possibile con l'Iran e quindi, poi, come si sarebbe dimostrato un principio universale funzionante. Obama voleva essere l'anti-Bush assoluto, anche nel senso che non avrebbe fatto l'errore di andare a caccia di armi letali né in Corea né in Iran come invece aveva fatto il suo predecessore in Irak. La scelta della diplomazia riparatrice a ogni costo era il migliore segnale in questo senso. Anche oggi gli Usa sembrano prigionieri dell'idea che ormai ha conquistato il mondo occidentale. Persino Trump non sa far altro che gonfiare le piume sfoggiando le sue smorfie migliori. Non riesce neppure a dire alla Cina che conviene a tutti quanti fermare quel pazzo di Kim Jong-un: o lo fate voi o ci pensiamo noi. È difficile riportare agli onori del mondo una semplice verità: due sono le soluzioni possibili, come per ogni conflitto internazionale. O la diplomazia o la guerra. Ma se seguitiamo a considerare che con Corea e Iran la diplomazia sia una scelta possibile, anzi, dovuta, sbatteremo la faccia nella loro guerra. Per questo è assurdo procedere nell'appeasement, spingendo per far sedere Kim al tavolo delle potenze nucleari. Non fateci morire di pazienza.

"Il Parlamento tedesco apre ai terroristi"

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Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, un movimento terroristico che incita alla distruzione di Israele

 

Se l'Europa avesse un senso, una realistica memoria storia, uno scopo morale, non lo permetterebbe. E invece accadrà: proprio a Berlino, dove tutto è finito e ricominciato. In nome della libertà di opinione correranno per il Bundenstag degli assassini terroristi. Beh, non sarà la prima volta. Ma si poteva sperare che dopo Hitler si cercasse di evitarlo per il futuro. Invece in piccolo proprio oggi si produce una situazione spaventosa. Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, il gruppo storicamente più assassino e più pericoloso per il suo ruolo nel terrorismo anti-israeliano ma anche internazionale di cui è maestro nelle tecniche e nella spietatezza, è stato legalmente sdoganato come gruppo che può correre in combinazione con il Partito marxista-leninista della Germania (sì, esiste ancora sia pure con 1800 membri! E ha diversi alleati con cui comporre una lista) alle elezioni del 24 settembre per il Bundenstag.

Non è avvenuto a causa di una distrazione: giornalisti e parlamentari del Bundenstag stesso che membri della Knesset del partito Yesh Atid si sono rivolti al Ministro degli interni tedesco Thomas de Maiziere perché il FPLP e gli Hezbollah (ci veniamo fra un attimo) siano banditi dalla Germania e comunque non possano correre per un seggio in parlamento. Ma pare che il peggiore anti-semitismo vi trovi ancora una culla, a vantaggio dello sviluppo del terrorismo internazionale e a nostro rischio e pericolo. De Maiziere ha risposto che è il comitato federale delle elezioni che decide se squalificare un partito politico. Ma poi, non c' è stata squalifica e si sa che l'Agenzia di intelligence federale ha dichiarato, benché l'organizzazione sia nella lista dei gruppi terroristi, che "non se ne conoscono azioni militari". E tanto basta. Fondata da George Habash l'organizzazione ha fatto di tutto, uccidendo decine di persone: aerei sequestrati, attacchi agli aeroporti, fra cui la strage di Lod, terroristi suicidi, attacchi agli autobus. L'8 novembre del 2014 ha massacrato con asce, coltelli e un fucile quattro persone che stavano pregando nel tempio di Har Nof a Gerusalemme.

A dicembre a Berlino si è tenuta una festosa celebrazione del 49esimo anniversario della fondazione del FPLP. A Wupperthal ha parlato ad aprile addirittura la super assassina Leila Khaled, che si è vantata del fatto che "i palestinesi hanno insegnato che i negoziati si terranno solo con i coltelli e le armi". Ne sa qualcosa, è stata nel commando che sequestrò il volo TWA nel '69 e tentò di sequestrare un aereo El Al. Adesso per propagandare il suo gruppo, in base al diritto di opinione ha svolto un giro di propaganda in tutta Europa sotto la bandiera legale del BDS, il movimento di boicottaggio. In Germania, e specie a Berlino si annida, senza che si trovi da ridire, una colonia fissa di Hezbollah che fiorisce nella città dove meno ci se lo aspetterebbe: col permesso esplicito benché contestato del sindaco Michael Mueller, l'organizzazione libanese riconosciuta come terrorista nella sua parte militare (uno zuccherino per il pluralismo libanese) ha organizzato a giugno nel giorno di Al Quds (Gerusalemme) una marcia nel centro: con le loro bandiere hanno inneggiato alla distruzione di Israele col permesso della città. Tutto questo avviene nell'anno 2017, e lo sterminio degli ebrei è stato inventati là poco più di cinquant'anni fa.

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