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Rassegna Stampa
25.11.2012 La folle pretesa di Abu Mazen
Commento di Fiamma Nirenstein

Testata:
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «La folle pretesa di Abu Mazen»

Sul GIORNALE di oggi, 25/11/2012, a pag.12, con il titolo "La folle pretesa di Abu Mazen", Fiamma Nirenstein commenta la decisione di Abu Mazen di chiedere l'ammissione all'Onu della Palestina.

Abu Mazen                                             Fiamma Nirenstein

Dopo che hanno tuonato le armi, tocca a una vera, fero­ce guerra diplomatica. Può darsi che Abu Mazen la vinca, e tuttavia la perderà comun­que. Il presidente (già scadu­to da diversi anni, quindi anti­costituzionale) rifiuta di in­contrare Netanyahu, cancel­la Israele dalle carte sui libri di testo, ha rifiutato ogni conclu­sione di trattativa anche con Olmert e Tzipi Livni; con tutto ciò viene considerato un gran­de moderato. Ed ecco che ha deciso di andare all'Onu il 29 novembre, data dell'anniver­sario della partizione del 1947, a chiedere il riconosci­mento unilaterale di uno «Sta­to palestinese non membro» da parte dell'Assemblea. Quello che ha rifiutato di trat­tare per garantire confini sicu­ri a Gerusalemme e a Ramal­lah vuole averlo senza tratta­re. I confini del ’67 senza scam­bi territoriali sono però quelli che consentirebbero di mira­re agli aerei in arrivo all'aero­porto Ben Gurion, di dividere Gerusalemme, e inciterebbe­ro 700mila palestinesi resi­denti in Siria e altrettanti in Li­bano a prendere la strada di Ramallah, si può immaginare con quali intenzioni. L'Intifa­da sarebbe garantita. E mettia­mo che Abu Mazen adesso prometta una situazione di quiete, chi rappresenta, dato che Hamas lo sconfessa e ha vinto le elezioni anche nelle maggiori città cisgiordane? Abu Mazen vuole recuperare peso interno e internazionale dopo gli è stata del tutto scip­pata da Hamas con la guerra. Ma il mondo ne uscirà spacca­to e l'Onu distrutto, dato che Obama si opporrà, e con lui la Germania e forse l'Inghilterra e altri Stati europei. E poi, non si risolve così una delle più in­tricate vicende del mondo: ci si siede e si ragiona. Speriamo che Abu Mazen capisca che le migliori vittorie si ottengono al tavolo delle trattative, e che non c'è nessuna ragione per il suo rifiuto se non la ricerca di un trionfo nel mondo islami­co. L'illusione che votare la ri­soluzione o astenersi signifi­chi aiutare i moderati, è una negazione in termini. Il rico­noscimento unilaterale di­strugge la trattativa e anche l'Onu.

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