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israele.net Rassegna Stampa
28.02.2024 Aprire gli occhi, cambiare musica
Analisi di Fred Maroun

Testata: israele.net
Data: 28 febbraio 2024
Pagina: 1
Autore: Fred Maroun
Titolo: «Aprire gli occhi, cambiare musica»

Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - un articolo di Fred Maroun tradotto da Times of Israel del 25.02.24, dal titolo "Aprire gli occhi, cambiare musica".

Fred Maroun
Fred Maroun
Lo slogan per la distruzione dello stato ebraico (“Palestina dal fiume al mare”) esibito il 21 febbraio davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja
Lo slogan per la distruzione dello stato ebraico (“Palestina dal fiume al mare”) esibito il 21 febbraio davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja

Cogliamo l’indizio: i palestinesi non vogliono affatto uno stato (accanto allo stato ebraico).

Anzi, cerchiamo di cogliere i numerosi indizi: le tante volte in cui hanno rifiutato la soluzione a due stati, il loro storico e accertato sostegno a qualunque forma di terrorismo, il loro storico e accertato sostegno a tutti i soggetti e le fazioni che più si oppongono alla soluzione a due stati.

In qualsiasi circostanza normale, coglieremmo tutti questi indizi. Ma siamo così abituati a vezzeggiare gli estremisti arabi, che blocchiamo automaticamente qualsiasi riconoscimento della realtà se non si adatta alla narrazione secondo cui sono sempre vittime indifese. Questo è razzismo anti-arabo: tipico pregiudizio delle basse aspettative.

Ammetto di esserne stato colpevole come chiunque altro, ma il 7 ottobre mi ha guarito da questa illusione. Continuare a credere alla fantasia che la soluzione di pace sia uno stato palestinese (accanto a Israele) significa voler chiudere gli occhi.

Se non fosse sufficiente il massacro perpetrato il 7 ottobre da Hamas, di gran lunga la fazione palestinese più popolare (e ancora più popolare proprio grazie a quel massacro), sicuramente sono bastate per me le grandi celebrazioni del 7 ottobre immediatamente inscenate dai palestinesi, sia nelle aree da loro controllate che all’estero.

Diamo credito ai palestinesi quando affermano che non accetteranno mai niente di meno che tutto il paese. Diamo credito al loro slogan “dal fiume al mare”. E comportiamoci di conseguenza.

Una volta riconosciuta questa ovvia realtà, esaminiamo soluzioni diverse da quella dei due stati. Se l’amministrazione americana non ha una soluzione realistica, non dovrebbe proporne nessuna anziché proporre qualcosa che non funzionerebbe mai.

A giudicare dal numero di paesi che sostengono automaticamente qualsiasi risoluzione anti-israeliana all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ci sono moltissimi paesi che sostengono i palestinesi ma anche loro non hanno soluzioni.

Ovviamente una soluzione ce l’hanno i paesi e i soggetti più anti-israeliani, ovvero quella che non ci sia più Israele. È la soluzione di Hamas. E’ una soluzione che nessuna persona con un po’ di senso etico sosterrebbe. E così si ricade sempre sulla soluzione a due stati, ignorando il fatto che non funzionerebbe mai perché i palestinesi non la vogliono e non l’hanno mai voluta.

È ora di cambiare musica. (Da: Times of Israel, 25.2.24)

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