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israele.net Rassegna Stampa
03.05.2023 Mansour Abbas: Gli arabi israeliani possono fare da ponte verso la tolleranza e la pace
A cura di Israele.net

Testata: israele.net
Data: 03 maggio 2023
Pagina: 1
Autore: la redazione di Israele.net
Titolo: «Mansour Abbas: Gli arabi israeliani possono fare da ponte verso la tolleranza e la pace»
Mansour Abbas: Gli arabi israeliani possono fare da ponte verso la tolleranza e la pace
A cura di Israele.net

Mansour Abbas's star turn rattles Israeli politics - Al-Monitor:  Independent, trusted coverage of the Middle East
Mansour Abbas

Lo “status speciale” dei cittadini arabi israeliani – da un lato cittadini a pieno titolo d’Israele, dall’altro arabi palestinesi – li pone nella posizione di fare da ponte tra israeliani ebrei e arabi per arrivare alla pace e alla tolleranza. Lo ha affermato giovedì scorso il parlamentare di Ra’am, Mansour Abbas, intervenendo alla conferenza “Celebrare i volti di Israele”, organizzata dal Jerusalem Post presso il nuovo Museo della Tolleranza di Gerusalemme. L’obiettivo di Ra’am è appunto quello di fungere da ponte, ha aggiunto Mansour Abbas nella sua conversazione con Khaled Abu Toameh, corrispondente per gli affari palestinesi del Jerusalem Post.

“In quanto arabi palestinesi – ha spiegato il leader del partito arabo che nel giugno 2021 aderì alla coalizione del governo Bennett-Lapid – vogliamo promuovere la pace tra i popoli in Terra Santa. Pertanto, questo status speciale offre a entrambe i popoli l’opportunità di connettersi fra loro”. Secondo Mansour Abbas, questo è il motivo per cui gli arabi-israeliani non dovrebbero farsi trascinare dalle fazioni palestinesi verso atti di violenza che possono solo acuire la scissione tra i popoli.

“Il modello che stiamo cercando di creare è fondato sui valori civili condivisi, che offrono l’opportunità a entrambi i popoli di vivere insieme” dice Mansour Abbas. E aggiunge che il valore di cui Israele ha più necessità è la tolleranza: sia tra ebrei e arabi, sia tra le persone all’interno di ciascuna comunità. “La tolleranza – dice – è un valore umano universale che unisce tutte le persone senza distinzione di religione, razza o sesso. Pertanto, anche se sono un rappresentante chiamato a rappresentare il settore che mi ha eletto, il mio impegno è nei confronti di tutti i cittadini israeliani”. Un esempio fatto dal leader Ra’am del suo coinvolgimento in questioni che riguardano tutta la società israeliana e non solo il settore arabo-israeliano è il suo appello al dialogo tra coalizione e opposizione circa la controversa riforma giudiziaria promossa dal governo.

Tuttavia, la sfida numero uno per la società arabo-israeliana rimane la questione della violenza criminale, una piaga che secondo Mansour Abbas, se non viene affrontata, finirà per traboccare anche negli altri settori della società israeliana. Le organizzazioni criminali, spiega, si sono gonfiate a un punto tale che il problema può essere risolto solo con un deciso intervento del governo. “Sono arrivato alla Knesset quattro anni fa con l’obiettivo di combattere il crimine – dice – Sono stato eletto su questa piattaforma. Da allora, mi sono adoperato su diversi piani per combattere questo fenomeno e promuovere la collaborazione tra tutti i cittadini. Durante il governo precedente siamo riusciti a ridurre la criminalità del 15% in un anno, e il governo approvò una serie di piani a favore del settore arabo. Purtroppo, nel governo attuale abbiamo meno influenza e vediamo che il numero di omicidi nel settore arabo è già raddoppiato dall’inizio dell’anno”.

Alla domanda se prenderebbe in considerazione l’idea di entrare a far parte dell’attuale coalizione per poter esercitare maggiore influenza, Mansour Abbas afferma che, sebbene la sua posizione iniziale fosse di disponibilità a lavorare con politici di entrambi i lati dello schieramento politico israeliano, nella realtà politica attuale il governo sta cercando di promuovere temi che sono inaccettabili per il suo partito. Secondo Mansour Abbas, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha deciso di formare una coalizione di estrema destra in cui confida, e Ra’am non può imporsi su di essa benché negli anni scorsi il partito avesse condotto trattative anche con il Likud, e non abbia mai escluso a priori la destra moderata israeliana. “Ciò che ci spinge – conclude – è il desiderio di esercitare influenza, e tale influenza non può essere esercitata solo nell’aula del parlamento, ma necessita anche degli strumenti della politica di governo”.

Viene considerata di portata storica la dichiarazione che Mansour Abbas rilasciò nel dicembre 2021 quando, in una conferenza del quotidiano economico Globes, affermò: “Israele è nato come stato ebraico, questa è stata la decisione del popolo e la questione non è quale sia l’identità dello stato: è nato così e rimarrà tale. La questione è quale sia lo status del cittadino arabo dentro lo stato ebraico d’Israele. Questa è la domanda, e questa sfida non si pone solo alla comunità araba ma alla comunità ebraica e al cittadino ebreo”.

(Da: Jerusalem Post,  israele.net, 30.4.23)




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