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ANSA Rassegna Stampa
02.09.2014 Golem: la versione israeliana di un mito
Il racconto di Aldo Baquis

Testata: ANSA
Data: 02 settembre 2014
Pagina: 1
Autore: Aldo Baquis
Titolo: «Il mito del Golem di Praga in frantumi. Era vuota»

Riprendiamo da ANSA, con il titolo "Il mito del Golem di Praga in frantumi. Era vuota 'la soffitta piu' misteriosa del popolo ebraico' ", il racconto affascinante di Aldo Baquis che ha per protagonista la figura storica del Golem.


Aldo Baquis


Il Golem di Praga

Il mito del Golem di Praga - l'uomo di argilla dotato di poteri straordinari creato da un rabbino del XVI secolo per proteggere la comunita' ebraica - ha subito questa estate un duro colpo quando una troupe televisiva israeliana ha potuto visitare la "soffitta piu' misteriosa del popolo ebraico": quella della'Alt-Neu Schul' sovrastante la vecchia sinagoga di Praga. "C'erano lavori di ristrutturazione in corso - spiega il sito web ortodosso Behadrey Haredim. - Il nostro inviato si e' arrampicato per visitare il locale". Di quella soffitta sono strapiene le leggende ebraiche. Si narrava che all'interno c'erano "i resti del Golem" e che l'accesso era assolutamente vietato. Si narrava che due secoli fa un austero rabbino, fatte le abluzioni rituali, la visito' e ne scese turbato. Si narrava che durante la Seconda guerra mondiale "11 membri di un commando nazista" vi fecero irruzione alla ricerca di tesori che forse vi erano nascosti. Ma tutti - vuole la leggenda - morirono subito, per ragioni imperscrutabili. Una soffitta in qualche modo 'maledetta', come le tombe dei Faraoni. Ma quando settimane fa l'inviato di Behadrey Haredim vi ha fatto ingresso, non ha trovato niente e, anche senza abluzioni purificatorie, ne e' ridisceso indenne. Le immagini riprese mostrano una soffitta come le altre. Alcune assi di legno in ordine sparso. Un pavimento nudo. Tubature. Del Golem, nessuna traccia. Behadrey Haredim e' un sito unico nel suo genere: perche' e' un forum online di dibattito fra persone che altrimenti si scambiano vedute solo nei collegi rabbinici ultraortodossi, con rari contatti col mondo esterno. In questo pubblico di eruditi (che si firmano con pseudonimi come 'Sayeret Ramban' e 'Or ha-Emet') le immagini giunte da Praga non hanno destato emozione. Loro, che si macerano sui testi rabbinici di varie epoche, alla leggenda del Golem non hanno mai creduto, diversamente da ricercatori universitari di tutto rispetto. "Il Golem e' roba da creduloni - scrive beffardo 'Or ha-Emet' - come l'Unicorno, il conte Dracula o il mostro di Loch Ness". L'animato dibattito online mina alla base un'estesa collezione di leggende sul Golem: ora nerboruto, contro Gentili che accusavano ebrei di Praga di aver ucciso un bambino cristiano "per preparare pane azzimo"; ora capace di spostarsi nello spazio piu' veloce di Superman; ora bizzoso di fronte al suo rabbino (che lo attiva o lo 'spegne' mediante una 'password' cabalistica); infine il Golem sara' anche teneramente innamorato. Negli interventi raccolti da Behadrey Haredim alcuni affermano con spirito iconoclasta che non solo non c'e' traccia fisica del Golem, ma anche che le leggende sul suo conto hanno un che di artefatto. Il suo presunto 'creatore' sarebbe il rabbino Yehuda Lowe Ben Bezalel, vissuto a Praga nella seconda meta' del XVI secolo. Ma in un intervento sul sito una certa 'Sarah-Palin' nota con dovizia di argomenti che per due secoli nella letteratura religiosa ebraica di Praga non si menziona alcuna 'leggenda del Golem'. Nemmeno ne parlano i discepoli diretti del rabbino Ben Bezalel. Mistero. Per sentir parlare del Superman di argilla, rincara un giornalista israeliano, occorre attendere almeno il 1837, con la pubblicazione di un libro dello scrittore ebreo tedesco Berthold Auerbach. Pochi anni prima Mary Shelley aveva pubblicato 'Frankestein' ed era uscita la seconda parte del Faust di Goethe, con la descrizione di un 'Homunculus' creato mediante arti di alchimia. E' possibile che il Golem di Praga appartenga semmai a questo filone letterario. La 'misteriosa soffitta del popolo ebraico' appare adesso ancora piu' vuota.

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