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L'Opinione Rassegna Stampa
24.06.2010 Liberate Gilad Shalit !
Cronaca di Dimitri Buffa

Testata: L'Opinione
Data: 24 giugno 2010
Pagina: 9
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: «Oggi la giornata per Gilad Shalit»

Riportiamo dall'OPINIONE di oggi, 24/06/2010, l'articolo di Dimitri Buffa dal titolo " Oggi la giornata per Gilad Shalit ".

“Liberate Gilad Shalit!”
 A quattro anni dal sequestro del caporale dell’esercito israeliano quella parte del mondo che non si riconosce nella follia ideologica e religiosa di Hamas, di Al Qaeda, di Hezbollah o  nel velleitarismo rivoluzionario di Chavez e dei “pacifinti” turchi di Erdogan imbarcati  sulla Navi Marmara, si riunirà nelle principali piazze di Europa e di America per chiedere a gran voce a quella sorta di “anonima sequestri islamica” che lo tiene in mano dal 25 giugno 2006 di mollare finalmente questo innocente ostaggio.
Rapito in territorio israeliano ai confini con Gaza e mai più fatto vedere ad alcun esponente del mondo civile.
Ieri l’ultima mazzata: Hamas ha di nuovo rifiutato di fare visitare l’ostaggio alla Croce Rossa Internazionale. Secondo il deputato di Hamas Yehia Moussa, il movimento islamico avrebbe paura che la visita dei medici potrebbe essere usata dalla Forze di difesa israeliane per lanciare un'operazione militare e liberare Shalit. La Commissione internazionale della Croce rossa ha spiegato di aver chiesto ad Hamas diverse volte di poter visitare il militare rapito e ogni volta il permesso è stato negato.
 “Uno dei nostri principali successi è di essere riusciti a visitare quasi tutti quelli che sono stati detenuti in questo conflitto, ad eccezione di Gilad Shalit”, ha spiegato ad “Haaretz” Pierre Dorbes, vice capo della Commissione internazionale della Croce rossa in Israele e nei “Territori occupati”.
Hamas in compenso continua con la tattica della derisione e dell’umiliazione dell’ostaggio in questione. E anche se nessuno sa di sicuro se sia ancora vivo o morto, diffonde voci come quella che in questi giorni  Shalit passerebbe il tempo guardando i mondiali di calcio in Sudafrica.
 Cosa che, sotto tanti aspetti, a partire da quello dello spettacolo sin qui visto, potrebbe persino essere considerata un’ulteriore tortura.
Le “rivelazioni” promanano dal  giornale islamico “al-Risala”, legato a Hamas, secondo cui Shalit vede le partite trasmesse dalla emittente di Hamas, la Tv “al-Aqsa”. Di recente Hamas  ha anche negato la possibilità di uno  scambio di lettere con i familiari. Ma per la propaganda questo e altro invece.
L’unica notizia buona di ieri, aspettando che oggi il sindaco di Roma accenda le luci del Colosseo per Shalit e che le altre piazze del mondo amico degli ebrei lo ricordino, viene da New York, dove oggi partirà, a mezzogiorno ora locale dal porto di Mahnattan, la “True freedom flottilla”, ideale risposta degli amici di Israele a quella tragica farsa che è stata la “Flottilla per Gaza” sponsorizzata da Erdogan. Alla spedizione parteciperanno almeno quattro barche a vela, di cui due trasporteranno 500 persone ciascuna, come spiega la conferenza dei presidenti delle principali organizzazioni di ebrei americani che ha sponsorizzato l'evento. L'idea è venuta al direttore della conferenza, Malcolm Hoenlein, come spiegano gli organizzatori a 'Israel National News'. Le barche passeranno davanti alla Statua della Libertà e alla sede delle Nazioni Unite, prima di fare ritorno al “Pier 40” verso le 14, ora locale. Obiettivo della flottiglia è quello di “ricordare all'Onu e al mondo intero quale sia il reale assedio a Gaza e lanciare un appello per il rilascio di Gilad Shalit”. Tenuto sequestrato da quattro anni a totale spregio di quanto prevede la Convenzione di Ginevra. Ma parlare di Convenzione di Ginevra con Hamas è come parlare di liberazione sessuale delle donne in Arabia Saudita. Un’ipotetica dell’irrealtà.

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