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L'Opinione Rassegna Stampa
26.03.2010 Miliband ha accusato Israele dell'omicidio di Dubai senza averne le prove
Commento di Michael Sfaradi

Testata: L'Opinione
Data: 26 marzo 2010
Pagina: 9
Autore: Michael Sfaradi
Titolo: «Miliband fa e disfa il caso»

Dopo la decisione del Ministro degli Esteri inglese, David Miliband, di espellere un diplomatico israeliano dalla Gran Bretagna, la questione continua. Riportiamo dall'OPINIONE di oggi, 26/03/2010, l'articolo di Michael Sfaradi dl titolo " Miliband fa e disfa il caso ".


David Miliband

Il 23 marzo, davanti al Parlamento e alle televisioni di tutto il mondo, il ministro degli esteri britannico David Miliband ha accusato Israele dell´uso di passaporti britannici falsificati durante l´operazione che ha portato all´eliminazione di Mahmoud al Mabhouh a Dubai. Il Foreign Office ha deciso allora l´espulsione di un funzionario dell´ambasciata israeliana a Londra, per la precisione dell´addetto ai contatti fra i servizi di intelligence. Questa decisione è sembrata subito avventata e pericolosa perché il governo inglese si sarebbe auto - privato della maggiore fonte di informazioni nella lotta al terrorismo internazionale, ma nel suo discorso in parlamento, durante il quale ha mostrato un cipiglio duro e sicuro di sé, il ministro britannico è sembrato irremovibile. Sono passati alcuni giorni e non solo sembra che il decreto di espulsione non sia stato ancora notificato alle autorità consolari israeliane, ma, secondo l´Indipendent, le autorità britanniche tendono ora ad ammorbidire le loro posizioni, infatti sarebbero disposte a congelare il decreto in cambio di un impegno scritto, da parte del ministro degli esteri israeliano Lieberman, sul non uso di passaporti inglesi in future azioni da parte dei servizi segreti israeliani. È chiaro che le autorità britanniche non hanno prove e vogliono ora un´ammissione, ma questa è un´offerta che Gerusalemme non può che rifiutare. Miliband ha processato e condannato il governo di una nazione che da sempre vive avendo sopra la testa le pesanti spade di "Damocle" del terrorismo islamico, di nemici che la vogliono cancellare e di organizzazioni paramilitari dotate di ogni tipo di armamento puntato sui suoi centri abitati, senza avere la minima prova. Miliband si è dimenticato che si è innocenti fino a che la colpevolezza non viene provata, e lui prove della colpevolezza di Israele non le ha. Ha creato la farsa del poliziotto buono e quello cattivo dove lui ha assunto ambedue i ruoli, accusando e lasciando una via d´uscita previa confessione. Shakespeare, nell´Amleto disse "C´è del marcio in Danimarca", noi invece crediamo che del marcio ci sia in Inghilterra se la presunzione di innocenza non viene più considerata nulla nella democrazia britannica. Tutto questo ci dà il segno del pressappochismo con il quale il governo di Londra, probabilmente schiavo della deriva islamista in atto nel regno unito, sta affrontando le emergenze internazionali, ed è, dal punto di vista dell´occidente, un grave motivo di preoccupazione. 

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