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Italia Oggi Rassegna Stampa
03.01.2023 Periscopio 03/01/2023
A cura di Diego Gabutti

Testata: Italia Oggi
Data: 03 gennaio 2023
Pagina: 10
Autore: Diego Gabutti
Titolo: «Periscopio 03/01/2023»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 03/01/2023, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.

È morto Joseph Ratzinger: papa Benedetto XVI aveva 95 anni
Joseph Aloisius Ratzinger, Papa Benedetto XVI

Considerato questo incontro, tra la fede biblica e l’interrogarsi sul piano filosofico del pensiero greco, non è sorprendente che il cristianesimo, nonostante la sua origine e qualche suo sviluppo importante in Oriente, abbia infine trovato la sua impronta storicamente decisiva in Europa. Joseph Aloisius Ratzinger, Papa Benedetto XVI, scomparso il 31 dicembre 2022.

Oggi tutti odiano l’Europa: Trump la odia, Putin la odia, la Cina la odia. Credo ci sia qualcosa di unico nella libertà europea. Slavoj Žižek, The Spectator (dal Foglio).

Nell’incontro tra il carattere greco e quello orientale la libertà e la tirannia rivendicano un potere che riguarda tutti gli uomini e tutte le epoche. Ernst Jünger.

Uno dei droni kamikaze lanciati [da Oriente a Occidente] su Kiev la notte di Capodanno portava la scritta «Buon Anno». corriere.it

PASSEGGERE – Coll’anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero? VENDITORE DI ALMANACCHI – Speriamo. Giacomo Leopardi.

[Capodanno in Russia, capodanno in Ucraina]. La polizia di Mosca che grida: «I cittadini non possono sostare sul posto!» e quella di San Pietroburgo che blocca il passaggio sul Nevsky Prospekt mentre a Kiev Irina Soloshenko posta su Facebook l’immagine di cittadini ucraini che cantano l’inno nazionale dai palazzi della città proprio nelle ore in cui la città (da mezzanotte alle 4) è sotto l’attacco dei droni russi. lastampa.it.

[Iran, 1 gennaio 2023]. È morto dopo venti giorni di torture. Mehdi Zare Ashkzari, 30 anni, aveva studiato a Bologna nel 2015. Poi il rientro in patria. Un mese fa il fermo in piazza durante le manifestazioni di protesta. [Sempre a capodanno, sempre in Iran,] un gruppo di calciatori è stato arrestato dopo una festa «con alcol e donne». Corriere della sera.

Donald Trump aveva conti all’estero anche durante la presidenza, nel Regno Unito, in Irlanda, a Saint Martin e perfino in Cina (a cui ha pagato circa 200mila dollari di tasse). Nel 2017 ha pagato più tasse all’estero che in patria, dove nel 2016 e 2017 ha versato solo 750 dollari, zero nel 2020. Lorenzo Santucci, HuffPost.

I tiranni si possono combattere, nel 2022 ce lo siamo ricordato. [...] Russia, Iran, Cina, Bielorussia, Ungheria, le loro succursali a Mar-a-Lago [– dove sverna Donald Trump –] e nel mondo. A questi «leader carismatici» s’è ritorta contro l’auto-narrazione da vincenti. Sta a vedere che eravamo noi ad alimentarla quest’aura di impunità. I nostri media sono ossequiosi nel trascrivere repliche ufficiali di poteri spregevoli, di cui «vanno capite le ragioni», e sedotti dal fascino dell’«uomo forte», i cui «trionfi» si sono sgretolati non appena abbiamo smesso di raccontarli come tali. Matteo Castellucci, Linkiesta.

La speranza di pace [...] si basa sulla forza della libertà. Sulla volontà di affermare la civiltà dei diritti. [...] Lo testimoniano le giovani dell’Iran, col loro coraggio. Le donne afghane che lottano per la loro libertà. I ragazzi russi che sfidano la repressione per dire no alla guerra. Sergio Mattarella, messaggio di fine anno.

II discorso d’inizio anno di Giorgia Meloni è un video di un minuto. [...] Il governo, giura, «farà la sua parte ma vorrei che ci credeste con me nella possibilità di risollevare questa nazione. Noi possiamo farlo insieme». È l’incitamento del coach negli spogliatoi, del leader politico che cerca il calore della folla dei sostenitori, del concorrente del reality prima del televoto. [Insieme:] come un trenino di Capodanno. Ilario Lombardo, La Stampa.

Pensiero forte: l’Europa che si oppone a Putin è anche figlia di Ratzinger. Titolo di HuffPost.

Gianni Vattimo ricorda che il pensiero debole [che sconfessava gli assoluti in filosofia e il loro riflesso politico, gli assolutismi] deve essere condotto a essere pensiero dei deboli. Dal web.

Il «pensiero dei deboli» mi ricordava il populismo, la dittatura del proletariato dei social che trasformano i politici non in influencer ma in influenced. Maurizio Ferraris, Corriere della sera.

Qui Ferraris coglie uno dei terribili problemi della politica contemporanea: se non ho un’idea forte di mondo da proporre o contrastare, e sulla quale chiedere consenso agli elettori, sarò il rappresentante della maggioritaria somma delle deboli idee individuali. Ed è quello che succede, coi leader che calibrano la loro politica sui like, e la cambiano quando cambia l’onda dei like, e l’onda dei like cambia spesso perché il pensiero debole si è rivelato volatile [fino a capovolgersi, per opera dello stesso Vattimo, che lo aveva teorizzato, in «comunismo ermeneutico», metà Marx, metà Heidegger]. È il clamoroso ribaltamento d’una logica, poi messa nero su bianco dal grillismo: il parlamentare non è portatore di una sua politica, ma è portavoce delle istanze di chi l’ha votato. [...] È così che l’Occidente si è ritrovato disarmato davanti a chi ha guidato gli aerei sulle Torri Gemelle, e che è rimasto disarmato nella lunga serie di attentati, a Madrid, a Londra, ma soprattutto in Francia, pianificati dal pensiero fortissimo dell’Islam determinato a imporre di nuovo col sangue la sua verità rivelata e incontrovertibile. Mattia Feltri, HuffPost.

Alessandro Orsini è sparito dal radar. Di lui oggi, si manda in loop l’invettiva contro Grasso: «Sono un esperto di movimenti rivoluzionari e di strategie della repressione. So esattamente quali tasti premere e quali sono le reazioni ai tasti che premo». Epperò, deve avere premuto il tasto sbagliato. Perché le reazioni di molti spettatori si dividono tra quelli che pensano «Oddio, ma questo è un coglione» e quelli che l’avevano intuito in tempi non sospetti... Francesco Specchia, Libero.

Daccapodanno. Dal web.

Gli anni passano. E noi, purtroppo, ce ne accorgiamo. Roberto Gervaso.

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Diego Gabutti

italiaoggi@class.it

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