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Italia Oggi Rassegna Stampa
16.04.2022 Sempre colpa di Rapallo?
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 16 aprile 2022
Pagina: 12
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Un'intesa fra russi e tedeschi»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 16/04/2022, a pag.12 con il titolo "Un'intesa fra russi e tedeschi" il commento di Roberto Giardina.

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Roberto Giardina

Bezienswaardigheden Rapallo - ViaTioga
Rapallo

Rapallo in politica ha un significato ambiguo. La cittadina ligure è sinonimo di tradimento, di un'intesa alle spalle di amici e alleati. Un secolo fa, il 16 aprile 1922, domenica di Pasqua, Russia e Germania firmarono un trattato a due, mentre a Genova era in corso la conferenza fra 34 paesi, tra cui anche la Germania e la Russia per stipulare un accordo sull'Europa dopo la Grande Guerra. Ma russi e tedeschi si sentivano ospiti non graditi, tenuti in disparte, e decisero di trovare un accordo tra loro. Rapallo viene citata oggi per spiegare il comportamento della Germania mentre Putin attacca l'Ucraina. Berlino non seguirebbe i partner europei o, se vogliamo, è insofferente ai diktat di Joe Biden. Il presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier è stato dichiarato persona non grata a Kiev, perché in passato si sarebbe reso complice di Putin, seguendo i consigli di Gerhard Schröder, amico di Vladimir. Anche Angela Merkel è accusata di essere corresponsabile dei crimini di guerra compiuti in Ucraina per aver mantenuto aperto il dialogo con il Cremlino. Accuse a cui si uniscono i paesi baltici e la Polonia. Berlino è sempre contraria all'embargo sul gas e il petrolio russo, che la Ue starebbe per votare. Uno stop immediato alle forniture provocherebbe tre milioni di disoccupati, si preoccupa Olaf Scholz. E Zelensky accusa: la Germania pensa solo agli affari, ai soldi. Gli Usa, già all'inizio dell'anno, prima del conflitto, dichiararono la Germania «paese non affidabile». Un doppio gioco dei tedeschi che avrebbe radici antiche. A Versailles, nel 1919, la Germania fu ritenuta unica colpevole del conflitto, e condannata a pagare danni di guerra per 132 miliardi di marchi oro, ma non vi era tanto oro disponibile al mondo. Pagando a rate, il debito sarebbe stato saldato nel 1963.

L'economista John Maynard Keynes mise in guardia contro la condanna insensata. Prevalse il desiderio di vendetta della Francia. Ma dai risarcimenti fu esclusa la Russia bolscevica, erede dell'Impero zarista. Gli occidentali avevano paura dei rossi. Berlino e Mosca avrebbero dovuto trattare in seguito tra loro. I due paesi sconfitti dalla storia si incontrarono dunque a Rapallo, al Grand Hotel Imperial, che aveva ospitato teste coronate, Pirandello e Eleonora Duse. L'albergo esiste ancora ma si trova trasferito per ragioni burocratiche a Santa Margherita. A Pasqua, una suite costa 1.100 euro, prezzo scontato, per due giorni. I tedeschi erano guidati dal giovane cancelliere Joseph Wirth, 42 anni, un cattolico di sinistra, e dal ministro degli esteri, Walther Rathenau, 54 anni, liberale, scrittore e ricco industriale ebreo, figlio del fondatore della Aeg. Aveva buoni contatti a Parigi e Londra, ed era considerato filoccidentale. I russi dal commissario del popolo per gli affari esteri, Georgi Cicerin, 49 anni; sua madre era una nobile tedesca del Baltico, e dal 1905 al 1907 aveva vissuto a Berlino. Wirth, già il sesto Cancelliere dalla fine della guerra, si dichiarava pronto a far fronte a pagare i risarcimenti, ma per dimostrare che ciò non era possibile. Per questo atteggiamento accondiscendente era attaccato come traditore dalla destra. Della piccola delegazione tedesca a Rapallo faceva parte il sottosegretario di Rathenau, Adolf von Maltzan, diplomatico di carriera, filorusso, deciso a rompere «il giogo di Versailles», con stretti rapporti commerciali con la Russia. A Rapallo, russi e tedeschi si misero d'accordo per pretendere reciprocamente danni di guerra. Berlino promise aiuto tecnologico per aiutare lo sviluppo dell'industria russa, tra l'altro macchinari moderni per le estrazioni petrolifere a Baku. In cambio, i tedeschi si sarebbero resi indipendenti dalle forniture energetiche occidentali. Quasi come oggi? Rathenau fu ucciso il 24 giugno del `22 a Berlino, da terroristi dell'estrema destra, perché era un capitalista ebreo, colpevole della sconfitta nella Grande guerra. Un anno dopo, Adolf Hitler tentò il putsch di Monaco, e finì in carcere dove scrisse Mein Kampf, che pochi lessero. Nel `39, Hitler e Stalin firmarono il patto per invadere e spartirsi la Polonia. Sempre colpa di Rapallo?

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