mercoledi` 24 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Italia Oggi Rassegna Stampa
15.04.2021 'Iran nucleare, un pericolo per tutti'
Paolo Vittes intervista l'ex generale israeliano Michael Herzog

Testata: Italia Oggi
Data: 15 aprile 2021
Pagina: 15
Autore: Paolo Vittes
Titolo: «L'atomica iraniana è più vicina»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 15/04/2021, a pag.15 con il titolo "L'atomica iraniana è più vicina" l'intervista di Paolo Vittes.

Brig. Gen. Michael Herzog (part 1) - YouTube
Michael Herzog

Dopo che sabato scorso il presidente iraniano Rouhani aveva inaugurato nuove centrifughe nell'impianto nucleare di Natanz capaci di produrre uranio arricchito per creare combustibile per reattori e armi nucleari, in violazione degli accordi del 2015, il giorno dopo si è verificato un guasto che ha coinvolto la rete elettrica dell'impianto nucleare stesso. Non solo l'Iran, ma anche media israeliani e americani accusano che dietro a tutto l'episodio ci siano i servizi segreti israeliani, ipotizzando un'azione di sabotaggio. Non sarebbe la prima volta, con la differenza che questo nuovo episodio accade proprio mentre l'amministrazione Biden sta cercando di riportare gli Stati Uniti al tavolo dell'accordo del 2015, dopo che Trump nel 2018 ne usci fuori. Un attacco che ha provocato la reazione iraniana (Teheran ha minacciato atti di ritorsione) ma che può compromettere il cammino di distensione e a Iran e Stati Uniti. Secondo Michael Herzog, ex generale di brigata delle Forze di difesa israeliane, attualmente editorialista del quotidiano Haaretz da noi intervistato, «al momento non è possibile sapere esattamente se sia stato un sabotaggio o un incidente. Con queste nuove centrifughe l'Iran ha comunque violato gli accordi del 2015, e Israele è sempre più preoccupato dalle capacità iraniane di costruire armi nucleari».

Domanda. Secondo molti media anche israeliani dietro l'incidente all'impianto nucleare di Natanz ci sarebbe il Mossad, il servizio segreto israeliano. Qual è la sua opinione?
Risposta. Non ci sono posizioni ufficiali da parte israeliana né indicazioni concrete che possano accusare Israele di aver operato un sabotaggio. È vero che i media parlano di un attacco da parte di Israele, ma quello che sappiamo finora è che c'è stato un incidente che ha fatto saltare l'impianto elettrico, colpendo così la possibilità dell'impianto di arricchimento dell'uranio. Colpisce però che questo incidente si sia verificato il giorno dopo l'inaugurazione di nuove centrifughe per arricchire l'uranio in modo da fabbricare armi nucleari.

D. Israele è molto preoccupato di quanto sta facendo l'Iran. Ai suoi occhi gli iraniani stanno preparando una situazione in cui sia possibile accrescere la capacità di creare armi nucleari e in tutti i modi si vuole rallentarla. Va infatti ricordata una cosa importante. Ci dica.
R. Come ha detto lei, erano appena state inaugurate nuove centrifughe che hanno preso il posto del vecchio modello usato fino a oggi e acquistato dal Pakistan. Quelle vecchie centrifughe impedivano l'arricchimento dell'uranio per farne armi e rientravano quindi negli accordi del 2015. Adesso in violazione degli accordi sono state introdotte nuove centrifughe, come si vede da centinaia di foto aeree. Ciò significa che se gli Usa tornano nell'accordo originario, l'Iran è comunque in grado di sviluppare nuove centrifughe che disattendono l'accordo stesso.

D. In sostanza, questo vuol dire che l'Iran ha cambiato il contenuto degli accordi del 2015?
R. Esattamente. Se l'Iran vuole arrivare alla bomba nucleare con queste nuove centrifughe è in grado di farlo molto più velocemente, e questo spiegherebbe se è stato un sabotaggio.

D. Questo episodio arriva in un momento in cui l'amministrazione Biden sta dialogando in modo positivo con l'Iran per tornare a far parte degli accordi del 2015 da cui Trump era uscito nel 2018. Come reagisce Israele a questo riavvicinamento?
R. Israele è molto preoccupata. Biden piuttosto che tornare all'accordo originale vuole stringere con l'Iran un accordo più forte e che duri più a lungo, ma Israele non crede che gli Usa siano in grado di convincere l'Iran a farlo. E se non ci riescono, si rimarrebbe con il piano originale, legittimando l'Iran come potenza nucleare.

Per inviare a Italia Oggi la propria opinione, telefonare: 02/582191, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

italiaoggi@class.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT