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Italia Oggi Rassegna Stampa
26.01.2021 Il massacro di Boves e le inchieste troncate: ingiustizia è fatta
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 26 gennaio 2021
Pagina: 12
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Riconciliazione dopo il massacro»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 26/01/2021, a pag.12 con il titolo "Riconciliazione dopo il massacro" il commento di Roberto Giardina.

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Roberto Giardina

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19 settembre 1943: la prima distruzione di Boves

A che servono i gemellaggi tra città e paesi d'Europa? Per andare in gita spese del comune, ritengono in molti. Qualcuno avrà ragione, ma non sempre. Comunque, è un modo di conoscersi a vicenda, tra noi europei, soprattutto per gli abitanti dei Paesi, quando diventano amici sono più disposti a superare i pregiudizi. Più difficile per i cittadini. Roma è gemellata con Berlino, ma i romani non imparano come si amministra una metropoli al di là della politica e nonostante le difficoltà economiche. Schondorf, paesino di 4mi1a abitanti sull'Ammersee, lago vicino a Monaco, si è gemellato con Roves, 9 mila abitanti, in Piemonte. Che c'importa? Lo spiega Marco degli Innocenti su Il Deutsch-Italia, magazine online tra noi e loro. Il direttore, il romano Alessandro Brogani, ha la tessera dell'associazione stampa tedesca, ma non riceve un euro di contributi dall'Italia. Marco è stato giornalista per la Gazzetta dello Sport, e abile capo dell'ufficio stampa della Fiat in Germania, ora in pensione vive in Baviera. Cronista della vecchia scuola, è andato a Schondorf a indagare, a quattro chilometri da casa sua, e grazie a lui scopro il perché, e una vecchia storia che avevo dimenticato. A Schondorf si trova la tomba del criminale nazista Joachim Peiper, Sturmbannführer (maggiore) delle Waffen SS, che comandò la rappresaglia su Boves, il 19 settembre del '43, il primo massacro di civili compiuto dai tedeschi, 21 vittime, ripetuto il 31 dicembre con altri 59 morti. I piemontesi scrissero a Schondorf chiedendo di venire in pellegrinaggio sulla tomba di Peiper, come segno di riconciliazione. Ma nel paese sul lago ignoravano chi fosse sepolto nel cimitero, di Peiper si erano perdute le tracce. Non è vero che i bavaresi siano nostalgici, da cattolici, molti non si fecero mai illudere da Hitler. Il partito cattolico dei contadini, fondato da Georg Heim, a lungo ostacolò l'avanzata del partito nazista nel Land. A Schondorf si spaventarono temendo che la tomba diventasse meta di pellegrinaggio per i neonazi. Questa in sintesi la storia dell'amicizia tra il paese delle vittime e Schondorf, che conosco perché da anni vado in vacanza a Diessen, che si trova a 12 chilometri sulla stessa sponda. Peiper, nato a Berlino nel 1915, non è uno dei tanti criminali: ancora nel Duemila, il National Zeitung lo annoverò tra i «Große deutsche Soldaten, unsterbliche Helden», grandi soldati e eroi immortali. Decorato con la croce di ferro, era il primo tra gli aiutanti di Heinrich Himmler, di cui sua moglie era segretaria. Avevo dimenticato di essermi occupato di lui nell'estate del '76, quando ero corrispondente da Parigi. Dopo Boves, Peiper comandò la compagnia di carristi Tiger VI durante l'offensiva delle Ardenne, il disperato tentativo nel '44 di fermare gli Alleati. A Malmedy, ordinò in dicembre di fucilare 82 prigionieri americani, un crimine di guerra. Nel luglio '48, in Germania, fu condannato a morte, insieme con 42 altri imputati, ma non per l'eccidio di Boves (non si riuscì a dimostrare che Peiper avesse ordinato la rappresaglia compiuta dai suoi uomini). La pena fu commutata in ergastolo, che cominciò a scontare nel carcere di Landsberg, vicino a Schondorf lo stesso dove fu rinchiuso Hitler dopo il Putsch del '23. Peiper venne graziato nel `56. Lavorò alla Porsche, ma gli operai chiesero il suo licenziamento. Sotto falso nome, come Richard Buschmann, nel '60 andò a vivere a Treves, villaggio di 130 abitanti in Occitania, nel Sud della Francia. Perché mai in un Paese nemico? Nel '76, l'identità fu scoperta, e fu chiesta l'espulsione, Peiper ricevette minacce di morte. Nella notte del 14 luglio, festa nazionale, ci fu una sparatoria a Treves, la villetta del tedesco fu data alle fiamme, venne ritrovato il suo corpo carbonizzato. Giustiziato dagli ex partigiani francesi? L'inchiesta fu chiusa in fretta. Pier non compiere un'ingiustizia, punendo i giustizieri? Nel '76 in Germania, perfino sullo Spiegel, si mise in dubbio la condanna dell'ufficiale, emessa per ragioni ideologiche, senza prove. Ma era proprio di Peiper il cadavere? All'epoca non era possibile controllare il Dna. La sparatoria e l'incendio forse furono una messa in scena, Peiper aveva vecchie e forti amicizie tra i fascisti francesi. Tornò a scomparire in Germania? Come mai da Treves il suo corpo fini a Schondorf? Nella tomba si trovano i resti di un uomo carbonizzato? Temo che nessuno ormai voglia accertare la verità, sempre che sia possibile.

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