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Italia Oggi Rassegna Stampa
14.05.2020 Ecco come fallě il tentativo nazista di vincere l'Inghilterra di Churchill
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 14 maggio 2020
Pagina: 13
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «I nazisti potevano sbarcare in Uk»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 14/05/2020, a pag.13 con il titolo "I nazisti potevano sbarcare in Uk" il commento di Roberto Giardina.

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Roberto Giardina

Battaglia d'Inghilterra - Wikipedia
Aerei da bombardamento tedeschi sui cieli inglesi nel 1940

Fu la battaglia d'Inghilterra, nell'estate del ’40, combattuta nei cieli dell'isola e sulla Manica, a decidere la guerra? I piloti tedeschi persero, ma sarebbe potuta andare diversamente? La Gran Bretagna si sarebbe arresa prima dell'intervento degli Stati Uniti, Hitler avrebbe dominato l'Europa. La storia non si fa con i se, ma si cede sempre alla tentazione. Intervistai il Großadmiral Karl Dönitz (1891-1980) nella villetta di Aumühle, alle porte di Amburgo. Sul tavolino tra di noi c'era la sua maschera mortuaria in gesso a cui aveva pensato in anticipo, e le foto dei due figli, Peter e Klaus, in una cornice d'argento, comandanti sugli U Boote, i sommergibili tedeschi, e dispersi in Atlantico. Per dieci giorni l'ammiraglio era stato il successore di Hitler, al processo di Norimberga fu condannato a dieci anni per crimini di guerra. Gli chiesi se fosse stato possibile sbarcare in Inghilterra. «Certo, ci sono gli aliscafi», rispose fingendo di equivocare sui tempi. Poi dicono che i tedeschi non hanno senso dell'umorismo. «Allora», precisai. «Certamente, la mia marina avrebbe potuto compiere uno sbarco ma poi saremmo stati inchiodati sulla riva per colpa di quell'idiota di Hermann Göring, che non Karl Dönitz ci avrebbe potuto assicurare la protezione aerea». Colpa del ministro dell'aeronautica, dunque. Fu la domanda piů importante dell'intervista. Rivalitŕ tra marina e aeronautica, pensai. Avevo intervistato anche l'eroe dell'aria Adolf Galland (1912-1996), il Barone Rosso della seconda guerra mondiale. «I nostri caccia erano inferiori» mi disse, «e non avevano autonomia sufficiente per ingaggiare lunghi duelli aerei, non avremmo avuto carburante per tornare indietro». Aveva ragione l'ammiraglio, secondo gli studi compiuti non dagli storici militari ma dai matematici dell'universitŕ di York, che hanno usato il metodo statistico denominato Bootstrapping, che consente di studiare diverse situazioni possibili. Se la Luftwaffe avesse iniziato prima la battaglia e si fosse concentrata unicamente sull'Inghilterra, tralasciando gli altri fronti in Europa, sarebbe andata diversamente, e la Royal Air Force avrebbe perduto. Göring avrebbe dovuto scatenare le incursioni subito dopo lo storico discorso di Winston Churchill, il 13 maggio, quello del «sudore, lacrime e sangue». Secondo i calcoli matematici, i piloti britannici in estate avevano il 98% di chance di vittoria, se la battaglia fosse cominciata in primavera, la percentuale sarebbe scesa al 34%. Un rapporto di 2 a 1 per i tedeschi. Un errore di Göring. Il bimotore Messerschmitt 110, un bombardiere, era troppo pesante e lento, e un facile bersaglio della contraerea. E il Messerschmitt 109, non era il miglior caccia del mondo, come ritenevano i nazisti. Lo Spitifire era superiore, come riconosceva Galland, che fu abbattuto tre volte sulla Manica. «Gli inglesi erano leali, gli americani mitragliavano i piloti che si lanciavano con il paracadute», ricordava. I matematici di York gli danno ragione: i caccia non avevano autonomia, ma sarebbe stato possibile montare serbatoi supplementari. All'inizio i tedeschi avevano forze superiori, e avrebbero potuto prevalere. Göring perse tempo, poi ebbe troppa fretta, convinto di prevalere. Il 15 settembre si chiuse la Battaglia d'Inghilterra, e la storia cambiň. Karl Dönitz mi chiese 400 Deutsche Mark per accogliermi nel suo salotto, gli porsi il denaro in una busta, l'apri č contň i marchi. Diffidente il Grande Ammiraglio.

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