giovedi` 28 marzo 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Italia Oggi Rassegna Stampa
08.02.2020 Germania: che cosa succede quando Frau Merkel si ritirerà dalla politica?
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 08 febbraio 2020
Pagina: 11
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Turingia anticipa il dopo Merkel»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 08/02/2020, a pag.11, con il titolo "Turingia anticipa il dopo Merkel" il commento di Roberto Giardina.

Immagine correlata
Roberto Giardina

Risultati immagini per merkel
Angela Merkel

E rimasto in carica 36 ore Thomas Kemmerich, il liberale eletto premier della Turingia e incasserà 93 mila euro, un mese di stipendio quasi 17 mila euro, sei mesi di liquidazione comprese le indennità familiari. Ma il prezzo che paga il sistema politico a Berlino è molto più alto. Angela Merkel e i politici nazionali si dimostrano incapaci di fronteggiare quanto avviene all'Est e a bloccare i populisti dell'AID. Eppure un'idea, un suggerimento, era arrivato da Erfurt capoluogo del piccolo Land nella ex Ddr (2,2 milioni di abitanti, 16 mila kmq.) A oltre tre mesi dal voto di fine ottobre non si era ancora riusciti a formare un nuovo governo e, a sorpresa, la Cdu ha eletto il liberale Kemmerich, 54 anni, primo ministro benché la sua Fdp fosse il partito più debole con il 5 per cento, grazie all'appoggio dell'AfD. Uno scandalo in Germania e anche all'estero: i nazisti al potere 80 anni dopo Hitler che, proprio in Turingia, nel 1930 aveva ottenuto il suo primo significativo successo. La Merkel è stato colta di sorpresa: «Imperdonabile», ha commentato. E ha ordinato alla capa della Cdu, la smarrita Annegret Hramp-Karrenbauer, di precipitarsi a Erfurt a rimediare. Si scioglie il parlamento regionale e si torna a votare, ha ordinato al leader cristianodemocratico Mike Mohring, 48 anni, il diabolico artefice del complotto. Christian Lindner, il leader dell'Fdp, ha ordinato a Kemmerich di dimettersi. E così è stato. Ma Frau Annegret ha dovuto fare marcia indietro: se si vota di nuovo, sarà un successo annunciato per i populisti, come capirebbe anche un ragazzino. Ed ora? Già a Berlino si parla di una fine anticipata della Große Koalition. A ottobre, il premier uscente Bodo Ramelow con la sua Linke si e confermato al primo posto con il 31, ma l'AfD ha raddoppiato i voti arrivando al secondo posto con il 23,4, al terzo le Cdu con il 21,7. I socialdemocratici arrivano all'8, al cinque i verdi e i liberali. Se i primi tre partiti non possono stare insieme quale coalizione formare? E anche in Sassonia e nel Brandeburgo, dove si è votato a settembre, il governo è difficile, perché l'AID si è piazzata al secondo posto, triplicando o quadruplicando il risultato di quattro anni prima. Tocca alla Cdu/Csu di Frau Angela trovare una soluzione: o sdoganare i post comunisti della Linke, o accettare la realtà dell'AfD. Già nel 2017, per formare il nuovo governo a Berlino si è dovuto attendere mesi e, secondo i sondaggi, l'AfD, fra un anno, potrebbe superare a livello nazionale i socialdemocratici che non riescono a uscire dalla crisi. La Merkel, che andrà in pensione, vede solo verde. Ma senza di lei, che vale sempre 4.5 punti, rischiando di essere superati dagli ecologisti. Avremo un Cancelliere verde? Ma il leader Robert Habeck nelle sue prime apparizioni internazionali come a Davos, è stato un disastro. Non è all'altezza di Joschka Fischer che fu vicecancelliere a fianco di Gerhard Schröder. Che fare dell'AfD? Per la Neue Zürcher Zeitung in Turingia era avvenuta una scelta «pienamente democratica». Nazisti anche i bravi conservatori svizzeri? Era un primo passo per sdoganare i populisti, senza demonizzarli. La domanda fondamentale è: l'AfD è un partito neonazista? Diciamo che tutti i neonazi votano per l'AfD, ma non tutti gli elettori sono neonazi. In base alle analisi di voto, in Brandeburgo 50 mila elettori socialdemocratici delusi hanno votato per i populisti. Fino al giorno prima erano nazisti a loro insaputa? Molti dei loro leader sono poco raccomandabili, come il leader della Turingia, Björn Höcke, che ha definito il monumento alla Shoah a Berlino, un monumento alla vergogna, ma è criticato da molti suoi compagni che volevano espellerlo dal partito. Un gioco delle parti? Demonizzare e isolare il partito è una scelta suicida. Maybrit Iliner, conduttrice del più seguito talkshow, è stata aspramente criticata per aver invitato un rappresentante dell'AfD alla serata in cui si è discusso del caso Turingia? Come farlo escludendo l'interlocutore più importante? In base ai sondaggi, il 45% degli elettori AfD appartiene al ceto medio, ed è deluso dai grandi partiti. Non sono affatto i «poveri dimenticati dalla riunificazione». Troppo facile, e falso. In Turingia, ad esempio, i disoccupati sono il 4,9 per cento quasi la media nazionale. I salari sono del dieci per cento inferiori a quelli dell'ovest. I tedeschi dell'Est ritengono invece di essere trattati come cittadini di seconda classe dai politici di Berlino. La decisione di cancellare la scelta di Erfurt non farà che aumentare la loro rabbia, in Turingia e in tutta l'ex Ddr. È fin troppo scontato. I tedeschi dell'Est sono preoccupati di perdere la loro identità locale, la Heimat, la piccola patria, non la grande Deutschland hitleriana. Cinque anni fa i populisti erano al 4 per cento, la svolta avviene con l'arrivo di oltre un milione di profughi in quattro mesi decisa dalla Merkel. Ma questo è un altro tabù. Parlarne significa essere accusati di razzismo. All'Est la percentuale di profughi è inferiore alla media nazionale, ma una sensazione, un timore, non può essere valutato in base a una statistica. L'Europa non deve avere paura che la Germania di oggi sia nostalgica, ma della mancanza di leader all'altezza in tutti i partiti a Berlino quando Frau Angela se ne andrà in pensione.

Per inviare a Italia Oggi la propria opinione, telefonare: 02/582191, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

italiaoggi@class.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT