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Italia Oggi Rassegna Stampa
06.12.2019 Germania: se il militare islamico si rifiuta di stringere la mano alle colleghe
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 06 dicembre 2019
Pagina: 14
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Non stringe la mano alle colleghe»
Riprendiamo da ITALIA OGGI del 06/12/2019, a pag.14, con il titolo "Non stringe la mano alle colleghe" il commento di Roberto Giardina.

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Roberto Giardina

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L’esercito tedesco è il più democratico al mondo, nonostante continuino a sopravvivere i vecchi pregiudizi contro cui è inutile combattere. Dopo la sconfitta, il generale Wolf von Baudissin (1907-1993) riuscì a introdurre la cosiddetta Innere Führung, la guida interiore, che autorizza ogni soldato a disobbedire a un ordine ritenuto ingiusto. Un militare è un cittadino in uniforme e deve agire seguendo la sua coscienza. Ein Befehl ist ein Befehl, un ordine è un ordine, un modo di dire rispettato ovunque, dalla famiglia alla caserma, aveva condotto ad Auschwitz. Si può ribattere al sergente o al capitano, e dirgli di no, ma giustamente non ci si può rifiutare di stringere la mano a una donna, in divisa oppure no. Inutile ricordare che il ministro degli esteri è una signora, Annegret Karr-Karrenbauer, indicata a prendere la successione di Angela Merkel, e prima di lei a guidare le forze armate fu la minuscola e ferrea Ursula von der Leyen, che ora guida l'Europa. Un soldato, dopo Mesi fa, venne sospeso un poliziotto di origine turca ma cittadino tedesco, che durante la festa per la sua promozione si era rifiutato di stringere la mano alle colleghe che volevano congratularsi con lui. Una prova che dopo una lunga permanenza in Germania, non si era ancora integrato. Come poteva lavorare in coppia con una collega se aveva dei problemi per un minimo contatto fisico? essersi convertito all'Islam, si è lasciato crescere una folta barba, ha cominciato a pulirsi i denti con una bacchetta, come è costume dei musulmani, a rifiutarsi di mangiare carne di maiale alla mensa, e ha rinunciato a bere vino o birra. Tutto legittimo, anche se evitava di sedere a tavola insieme con i camerati che divoravano würstel e cotolette. Ha preteso di andare in ferie durante il Ramadan, e meditava di chiedere il congedo di un anno, da passare in Turchia. Ma quando ha rifiutato di stringere la mano alle sue compagne in divisa, è stato licenziato in tronco. «Dare la mano a una donna oppure no è affare mio», ha protestato e ha presentato appello, ma la Corte costituzionale militare gli ha dato torto. Secondo Il Mad, il Militärisher Abschirmdienst, il servizio segreto per il controllo dell'esercito, nel militare si poteva notare una forte radicalizzazione religiosa, che lasciava sospettare pericolose tendenze estremiste. Il suo comportamento, si legge nella motivazione della sentenza, dimostra una intollerabile mancanza di rispetto nei confronti delle colleghe, che rende impossibile il lavoro in comune». Il caso ha suscitato inevitabili polemiche: non si dovrebbero rispettare tutte le convinzioni religiose? Ma c'è un limite per chi indossa la divisa, o lavora per lo stato. La Costituzione impone la parità tra uomo e donna, e come può un soldato difendere uno stato di cui non condivide i principi fondamentali? Per lo stesso motivo, mesi fa, venne sospeso un poliziotto di origine turca ma cittadino tedesco, che durante la festa per la sua promozione si era rifiutato di stringere la mano alle colleghe che volevano congratularsi con lui. Una prova che dopo una lunga permanenza in Germania, non si era ancora integrato. Come poteva lavorare in coppia con una collega se aveva dei problemi per un minimo contatto fisico?

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