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Italia Oggi Rassegna Stampa
13.08.2019 In Germania si vota, ecco le previsioni
Analisi di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 13 agosto 2019
Pagina: 12
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Merkel alla prova nella sua Ddr, i socialisti (che sono il Pd tedesco) verso la dissoluzione»
Riprendiamo da ITALIA OGGI del 13/08/2019, a pag.12, con il titolo "Merkel alla prova nella sua Ddr,  I socialisti (che sono il Pd tedesco) verso la dissoluzione "  l'analisi di Roberto Giardina

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Roberto Giardina

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 A Berlino, si torna a scuola. Le vacanze sono finite ai primi di agosto. Solo i bavaresi torneranno per ultimi a metà settembre. E già si fanno i conti, ed è quasi una catastrofe per i grandi partiti. I populisti dell'estrema destra sono stati bene o male fermati a livello nazionale, ma rischiano di diventare il primo partito all'Est. E anche per questo, a Berlino si guarda con preoccupazione a quanto avviene da noi: l'Italia dà il cattivo esempio, ma non sanno che lezione impartirci. Se si votasse domenica prossima, secondo l'ultimo sondaggio della Forsa, i socialdemocratici verrebbero superati dai populisti dell'AfD, 12 a 13. A giugno, andava ancora peggio, a quota undici, ma è una magra consolazione. Sotto il 10%, sarebbe l'inizio della fine per la socialdemocrazia: quasi impossibile riemergere.
I cristianodemocratici della Merkel restano al primo posto, scendono al 26, due punti in meno rispetto all'inizio di luglio. I verdi guadagnano un punto, sono ormai a ridosso, con il 25. Manca poco al sorpasso, nel 2021 Frau Angela andrà in pensione, come promesso, e senza il suo apporto è probabile che il prossimo cancelliere sia verde. Nel sondaggio, il 22% è incerto. L'Spd, come il nostro Pd, dà la colpa agli elettori che non capiscono, divisa tra quanti vogliono restare al governo, e quelli, che sono la maggioranza, che vorrebbero far cadere la Große koalition, il che provocherebbe elezioni anticipate, un grande regalo ai populisti dell'estrema destra.
Intanto, fra tre settimane, il primo settembre, si vota in due länder dell'ex Ddr, e le previsioni non sono rosee: in Brandeburgo, il land che circonda Berlino, e in Sassonia, la roccaforte della destra. Il 27 ottobre infine si voterà anche in Turingia. Secondo gli ultimi sondaggi, in Brandeburgo, due milioni e mezzo di abitanti, il 5,7% di disoccupati (media nazionale, il 3), l'Spd che governa la regione da cinque anni potrebbe perdere quasi la metà dei voti, dal 32%, al 17.
L'AfD conquisterebbe il primo posto con il 21(9 punti in più), superando la Cdu, che perde 5 punti, e si ferma al 18. I verdi triplicano i consensi, dal 6 al 16, ma non basta.
Per evitare che i populisti entrino al governo regionale, a pochi chilometri da Berlino, si dovrà ricorrere a una coalizione a tre, Spd, Cdu, Grünen (i verdi, ndr) che difficilmente riuscirà a governare di compromesso in compromesso.
In Sassonia (quattro milioni di abitanti, il 5,4% di disoccupati), il premier cristianodemocratico Michael Hretschmer si sta battendo disperatamente voto per voto contro l'AfD per non perdere il potere:
la Cdu dovrebbe ottenere il 28, quasi dodici punti in meno, un disastro.
L'AfD l'incalza con il 25, il 15,5 in più, e potrebbe arrivare al sorpasso sul filo di lana. La Linke, all'estrema sinistra, è al 16, i verdi al 12, i socialdemocratici sono distaccati con l'8, al quinto posto.
La Turingia (2,2 milioni di abitanti, il 5,2% di disoccupati) è l'unico land governato da un premier della Linke. Ma anche Bodo Ramelow non sembra aver bloccato l'avanzata dei populisti: si fermerebbe al 25, perdendo tre punti, ma l'AfD potrebbe raddoppiare, passando dal 12 al 24, a un soffio dal primato. La Cdu è data al 21, i verdi all'll, e l'Spd all'8.
Perché i grandi partiti popolari a trent'anni dalla riunificazione stanno perdendo l'ex Ddr? I tedeschi dell'Est sono tutti estremisti di destra e xenofobi, sedotti dall'AfD? Socialdemocratici e cristianodemocratici continuano a sbagliare diagnosi, spaventati dal tabù immigrazione, e giustificano il voto con le condizioni economiche. In realtà la Sassonia, roccaforte della destra, è il land dove si registra il maggiore sviluppo economico. E anche nelle altre regioni le condizioni non sono affatto disastrose. In certe zone all'Ovest, come nella Ruhr, o nella Saar al confine con la Francia, si sta peggio.
E perché l'AfD triplica i voti rispetto a cinque anni fa quando i dati economici all'Est erano peggiori? È vero che i profughi all'Est sono molto meno rispetto all'Ovest, ma la propaganda dell'AfD funziona, e bisogna tener conto, come per la temperatura, del «pericolo avvertito». Inoltre, la Ddr aveva un forte spirito nazionalista, favorito dalla dittatura comunista che si sforzava di giustificare l'esistenza di una nazione che resisteva grazie al Muro.
Schiacciati per oltre mezzo secolo da due dittature, i tedeschi dell'Est sentono minacciata la loro Heimat, la piccola patria locale, dagli stranieri, e anche dai fratelli dell'Ovest che pretendono di educarli.
L'AID guadagna posizioni senza far nulla, semplicemente sfruttando gli errori degli avversari. Cdu e Spd puntano sulle scelte nazionali che, di solito, hanno un effetto negativo, o nullo. Quelli dell'AQ, spiega un reportage, cercano gli elettori nei paesi, si occupano dei problemi locali.

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