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Italia Oggi Rassegna Stampa
11.09.2018 Germania: AfD cresce nei collegi della ex DDR
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 11 settembre 2018
Pagina: 14
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Angela travolta dagli immigrati»
Riprendiamo da ITALIA OGGI dell'11/09/2018, a pag.14, con il titolo "Angela travolta dagli immigrati" il servizio di Roberto Giardina.

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Roberto Giardina

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Afd a casa di Angela. Quanti voti prendono i populisti a Templin, dove Frau Merkel andò a scuola? Ognuno ha le sue teorie storiche, sociologiche, economiche per spiegare perché il partito dell'estrema destra trionfa nelle regioni della ex Germania comunista. Per evitare di aiutare l'Alternative fur Deutschland, Afd, e non mettere sotto accusa la cancelliera, molti evitano di considerare l'impatto dei profughi, troppi in troppo breve tempo, e preferiscono denunciare i problemi dei cittadini dell'Est, sempre più disagiati dei fratelli dell'Ovest a quasi trent'anni dalla riunificazione (1990). Ma stavano peggio nel 2013, quando neppure raggiunsero il minimo per entrare al Bundestag (il 5%). E la Sassonia, la roccaforte dei populisti, è all'avanguardia tra le regioni della scomparsa Ddr, ex Germania comunista. Certamente, nella rabbia di chi vota AfD c'è anche una componente economica, ma quasi sempre in rapporto ai profughi: perché devo vivere con una pensione al minimo, e a questi stranieri si regalano miliardi? Lo Spiegel, dimenticata l'ossessione per Donald Trump, ha dedicato all'immigrazione e all'avanzata dell'Afd, ormai secondo partito all'Est, le ultime tre copertine. E nell'ultimo numero, pubblica un articolo da «vecchio giornalismo»: ha intervistato sei cittadini di Templin, dove andò a vivere il padre di Angela, pastore protestante, portando ad appena sette giorni la figlioletta, dalla ricca Amburgo nella Ddr. Templin ha appena 16mila abitanti su una superficie di 379 chilometri quadrati, l'ottavo comune per vastità in Germania. Comprende ovviamente grandi boschi e laghi, dove ho visto volare aquile e cicogne. Un paesaggio da favola. A settembre del 2015, Frau Angela non chiuse le frontiere tedesche, e in quattro mesi giunsero un milione e centomila disperati. A Templin prima 50, più cento, infine più di 500 in poche settimane, ricorda il sindaco Detelef Tabbert, 56 anni, della Linke, estrema sinistra, rieletto a novembre con il 65% dei voti. Dove metterli? «Da Berlino non mi aiutarono, mancava tutto, a cominciare dagli interpreti, ma non mi mandavano neanche i formulari per avviare le pratiche». Tabbert chiede aiuto al commissario capo Harald Löschke, 63 anni, oggi appena andato in pensione. «Sono stato compagno di scuola di Angela, abbiamo fatto l'abitur (la maturità insieme). Era una testa dura», racconta. Löschke organizza un corso di comportamento stradale per gli immigrati, a evitare che finiscano sotto un'auto. Appuntamento nel cortile di una scuola alle 10 di mattino. «Chi arriva deve imparare le nostre regole» dice l'ex poliziotto «non si presentò nessuno».

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Angela Merkel

A Templin si ha l'impressione che i nuovi venuti non vogliano compiere il minimo sforzo per integrarsi. E molti non vogliano dare nulla in cambio di quel che ricevono. «Mia moglie si alza alle 4 per andare al lavoro, per 1.200 euro al mese, dice Löschke, e lei mi chiede: quanto spendiamo per gli immigrati?» La dottoressa Cornelia Schenk, 61 anni, ginecologa, mette alla fine della giornata gli appuntamenti con le pazienti immigrate: «Così, quando nascono problemi, le altre signore non sono costrette a lunghe attese». I problemi sono continui con le musulmane: i mariti pretendono di assistere la visita, gruppi familiari occupano la sala d'attesa. «Una signora», ha raccontato Frau Schenk, «è arrivata accompagnata dal figlio di dieci anni. Mio padre è malato, io sono l'uomo di casa, parli con me, mi ha apostrofato il bambino... questo è stato veramente troppo». Ma le giovani si stanno integrando, aggiunge, chiedono anticoncenzionali, e lo farebbero anche le mogli che mettono al mondo un figlio all'anno, se fossero libere. Brigitte Beckmann, 63 anni, è insegnante: «Qualche genitore non voleva che il figlio sedesse accanto a un coetaneo straniero, altri temevano furti in classe». Oggi va meglio, Frau Beckmann organizza gite scolastiche nel centro di accoglienza. Una ragazza di Templin, 24 anni, aspetta un figlio dal compagno siriano. Lui è parrucchiere, il salone del paese gli ha offerto un posto, ma le clienti non venivano più. La coppia si è trasferita a Berlino, nella capitale è impossibile trovare un alloggio. Torneranno a Templin, dove non c'è lavoro. Lo Spiegel non lo scrive, ma a Templin l'anno scorso alle elezioni la Cdu di Frau Merkel ha ottenuto il 31%, l'AfD il 20,6, la Linke il 19,8, l'Spd il 18. I neonazisti dell'Npd neanche l'1%. Un deputato regionale dell'AfD, Jan Ulrich Weiss, 42 anni, ha dovuto dimettersi dopo la condanna a un anno e dieci mesi per contrabbando di quasi tre milioni di sigarette. Nel suo collegio (in zona, ma più vasto di Templin) Frau Merkel ha ottenuto l'anno scorso il 44%, quasi 13 punti in meno rispetto al 2013.

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