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Italia Oggi Rassegna Stampa
15.02.2018 Germania: la nuova vita della prigione della Stasi
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 15 febbraio 2018
Pagina: 12
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Da prigione Stasi a casa di lusso»
Riprendiamo da ITALIA OGGI del 15/02/2018, a pag.12, con il titolo "Da prigione Stasi a casa di lusso", il commento di Roberto Giardina

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Roberto Giardina

Dove trovare casa? Anche nella ex prigione della Stasi, la polizia segreta della scomparsa Germania comunista. Fino a qualche anno fa, il sogno delle giovani coppie era andare ad abitare in una villetta appena fuori città, con un giardino per i bambini che sarebbero venuti, e la possibilità di tenere un cane o un gatto. I servizi pubblici erano, e sono, ottimi, e al massimo in mezz'ora si arriva in ufficio o a scuola, seduti in metro e nel treno regionale, leggendo un libro o un giornale. Oggi, come i loro coetanei europei, i giovani tedeschi vogliono vivere nei centri urbani, invece del verde amano la movida (sempre più civile di quella romana). Nel 1958, appena il 28% della popolazione viveva in città, sessant'anni dopo la percentuale è più che raddoppiata, oltre il 59. E fra vent'anni, i cittadini diventeranno il 78%, appena un tedesco su quattro vorrà vivere nel verde. Le riviste sulla vita in campagna continuano a vendere bene, ma vendono appunto un sogno, che pochi vogliono ancora realizzare. Mancano gli alloggi, soprattutto per i giovani.

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Chemnitz

Gli affitti continuano a salire, a Monaco il prezzo minimo è già di 17 euro a metro quadrato, tanto per fare un esempio. Per una giovane coppia vivere in una comune, alla lunga si trasforma in incubo. E ci si arrangia, anche se non tutte le proposte sono alla portata di chi ha uno stipendio medio. A Chemnitz, come è tornata a chiamarsi quella che era Karl-Marx-Stadt ai tempi della Ddr, informa Die Welt, persino la storica prigione locale viene trasformata e suddivisa in appartamenti, non proprio a buon mercato. La Kaßberg-Gefängnis è uno dei più antichi edifici cittadini, in spesse mura in mattoni rossi, risale al 1886. Ha ospitato i delinquenti ai tempi dell'ultimo Kaiser, e durante la breve Repubblica di Weimar, e i nemici del Reich nazista. Durante il regime comunista, per quarant'anni, vi sono stati rinchiusi i contestatori del regime. Ha avuto sempre una fama sinistra. Paradossalmente, finire nelle celle della Stasi, poteva anche essere il primo passo per la libertà: il regime aveva bisogno di valuta, e vendeva i contestatori alla Repubblica Federale. I detenuti a Kaßberg potevano sperare di venire prima o poi espulsi al di là del muro.

Che fare del triste edificio? Una società edile la CeGeWo lo ha comprato per due milioni di euro e ha investito altri 14 milioni per ristrutturare la prigione. E anche altre carceri abbandonate, a Cottbus, sempre all'Est, oppure a Münster, all'Ovest, vengono trasformate in alloggi. E di solito le carceri dismesse si trovano in quartieri centrali, dove il prezzo per metro quadrato è elevato. Nonostante i pregiudizi queste carceri sono state costruite secondo criteri prussiani, severi ma anche umanitari- le case di pena non dovevano essere Schulen des Verbrechens, scuole del crimine, ma rieducare i carcerati, che avrebbero dovuto vivere in condizioni dignitose. Re Friedrich Wilhelm (1770-1840) ordinò che in tutta la Prussia i condannati dovevano vivere in celle singole. Sotto i nazisti e i comunisti, ovviamente, i vecchi sani principi non furono più rispettati. Sotto il III Reich e nella Ddr finivano in galera non solo i criminali, anche gli asociali, non per essere rieducati, ma semplicemente eliminati. I primi alloggi a Chemnitz dovrebbero essere pronti per il 2021: un centinaio di appartamenti di due o tre camere, accoglienti e con ogni comfort. ll prezzo dovrebbe aggirarsi tra i 3 mila e i 4 mila euro a metro quadrato. In base alle richieste, gli investitori sono ottimisti: quasi già tutti prenotati. Pur di vivere in centro, si va in prigione: Kaßberg diventa un privilegio per i giovani vip.

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