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Italia Oggi Rassegna Stampa
15.11.2017 Germania: islamizzare san Martino?
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 15 novembre 2017
Pagina: 14
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «San Martino? Fa paura pure lui»

Da ITALIA OGGI del 24/11/2017, riprendiamo a pag.14, con il titolo "San Martino? Fa paura pure lui" il commento di Roberto Giardina

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Roberto Giardina

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San Martino di Tours in un affresco medievale

BERLINO – I tedeschi non condividono la moda a stelle strisce di Halloween, o molto meno di noi italiani. Potrebbe darsi che mi sbagli. Tra i miei vicini non sono molte le famiglie con bambini, ma non ho visto in giro per Berlino piccoletti mascherati da streghe, o zucche intagliate come in Texas. I tedeschi sono più attaccati alle tradizioni. Le loro. Sabato sera, per San Martino, la piazzetta in cui abito, con al centro una chiesa che ha oltre duecento anni, si è trasformata in uno scenario fiabesco. Centinaia di nanetti con una lanterna. I bambini del quartiere (dunque ne esistono ancora), che vanno in corteo, come i loro genitori, nonni e bisnonni, cantando “Laterne, oh du meine Laterne…”, canzone che risale al 1740. Se lo ricorda ancora, e si commuove, mia figlia Raffaella che aveva quattro anni quando la portai in Germania, e se ne andò un undici novembre per Amburgo con la sua lanterna di carta.

 

Nel 334, in un gelido giorno d´inverno, quindi non a novembre, il cavaliere Martino, non ancora ventenne, incontrò per strada nella città di Amiens un mendicante seminudo che tremava per il freddo, snudò la spada, tagliò il suo mantello in due, e ne regalò una metà al povero. E 1700 anni dopo la storia viene raccontata negli asili per spingere i bambini alla generosità. Ma ora anche Sankt Martin potrebbe cadere vittima del politically correct. Una Kita, un Kindergarten, a Bad Homburg, non lontano da Francoforte, ha deciso di abbandonare la tradizione perché avrebbe offeso i bambini dei profughi di altre religioni, cioè per parlare chiaro quelli musulmani. La festa viene ribattezzata “Sonne-Mond -Und Sterne- Fest”, la festa del sole della luna e delle stelle. Come ho già ricordato, tanto per mettere le mani avanti, sempre indispensabile quando si affrontano questi temi, non capisco perché i bambini dovrebbero festeggiare il cielo stellato, oltre tutto difficile da ammirare a Berlino e dintorni a novembre. Come non capisco perché per rispetto dei loro compagni arabi o turchi, i bambini italiani non dovrebbero allestire il presepe. Gesù è un profeta anche per i musulmani, che ricordano anche Maria, sua madre. Comunque, il presepe piace anche a piccoli tunisini, marocchini, algerini che non se ne sentono affatto offesi. La Kita buonista è stata sommersa da proteste anche durissime da parte dei genitori e da quanti sono venuti a sapere della decisione presa. Alcuni esagerano arrivando a minacciare rappresaglie violente.

E´ diventata una questione nazionale. Die Linke, l´estrema sinistra, è subito intervenuta chiedendo di abolire la ricorrenza, oppure di trasformarla in qualcosa di non religioso. Per il leader del partito in Nord Renania Westfalia, Rudiger Sagel, bisognerebbe evitare di imporre tradizioni cristiane a chi non crede e ai bambini musulmani. Con lui sono d´accordo appena l´8,9 per cento dei tedeschi, quasi il 64 per cento è deciso a difendere Sankt Martin. “A me non risulta che ci siano mai state proteste da parte delle famiglie di profughi di altre religioni,” dichiara Frau Ursula Kirckl, rappresentante della federazione nazionale dei Kindergaten (DStGB). Anche la comunità islamica non è d´accordo con la censura per il santo cavaliere: “A noi piace questa storia, comunicano, e non vediamo nulla di offensivo”. Tra l´altro Sankt Martin aiuta un povero viandante sconosciuto, come oggi si cerca di accogliere e di aiutare i profughi che giungono in Europa, da qualunque parte arrivino, e qualunque sia la loro fede.

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