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Italia Oggi Rassegna Stampa
29.07.2017 Wagner: ultime notizie da Bayreuth
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 29 luglio 2017
Pagina: 12
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «A Bayreuth, Wagner antisemita»

Riprendiamo da ITALIA OGGI, a pag.12, con il titolo "A Bayreuth, Wagner antisemita" il commento di Roberto Giardina.

L' ouverture dei Maestri cantori risuonava ad ogni evento a cui partecipasse Hitler.  Le sue opere sono sempre state messe all'indice in Israele.

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Roberto Giardina         II regista australiano Barrie Kosky 

Anche a Bayreuth, come dire a casa sua, si sono accorti che Richard Wagner era antisemita. Il Festival si è aperto sotto la pioggia con I maestri cantori di Norimberga, l'unica opera in cui il compositore sembra voler sorridere, e mostra un certo senso dell'umorismo. Diciamo, quasi una commedia. Sigfrido venne arruolato di forza dal regime come primo eroe ariano, ma i Meistersinger era sorprendentemente l'opera preferita da Adolf Hitler. Il Führer l'amava più del ciclo nibelungico. L'ouverture dei Maestri Cantori durante il III Reich risuonava a ogni evento a cui partecipasse Hitler. Fu Ernst Hanfstängl, chiamato Putzi dagli amici, anche se era alto oltre un metro e 90, a affinare i gusti musicali di Adolf, già quando era un giovane esaltato e sconosciuto, e a insegnargli le buone maniere a tavola. Putzi, nato nel 1887, apparteneva a una delle famiglie più note di Monaco, il nonno aveva fatto fortuna con le riproduzioni d'arte, sua madre era americana, lui andò a studiare a Harvard, divenne amico del figlio del presidente Roosevelt, evitò di andare in guerra, e tornò in patria nel 1919. Conobbe Hitler ovviamente in birreria, e ne fu affascinato. Fu sempre lui a regalare al futuro Führer una Bibbia di Lutero, e il monaco ribelle, si sa, era un feroce antisemita. Era un abile pianista, e un giorno Hitler gli chiese di suonare al pianoforte l'ouverture dei Maestri Cantori, e si mise a saltellare eccitato per la stanza dirigendolo come un direttore d'orchestra. E fu sempre Putzi, si racconta, a a condurlo a Bayreuth. Tutti i Wagner si lasciarono sedurre da Hitler. Adesso bisogna citare la vecchia battuta di Woody Allen «quanto ascolto Wagner mi viene voglia di invadere la Polonia», e ricordare che le sue opere sono sempre all'indice in Israele. A me personalmente non piace, e questo non interessa nessuno, ma penso che si possa distinguere tra l'uomo e l'artista. Molti altri non sono d'accordo. Ora, il regista Barrie Kosky, australiano con radici ebraiche, ha messo in scena i Meistersinger, quasi come un'opera buffa, con una forte dose di tipico umorismo ebraico. «Quando mi fu proposto, dissi di no, poi ci ripensai, confessa, ma ho evitato di mettere in scena lager e croci uncinate». L'opera si apre nel salotto di casa Wagner a Bayreuth, esattamente il 13 agosto del 1875, alle 12,45, il termometro segna 23 gradi. Il maestro torna dopo aver portato a spasso i suoi cagnolini, lo attende il suocero Liszt, l'amata Cosima, ed Hermann Levi, figlio di un rabbino. Wagner è antisemita ma gli affida la direzione del suo Parsifal. Quando un ebreo ha talento, lo sfrutta. Si prova i Maestri Cantori, e i Wagner, i suoi familiari, interpretano i personaggi dell'opera. Un'idea geniale del regista. Il padrone di casa diventa un tiranno antisemita, Levi con una maschera da ebreo come nelle caricature, ghigno e naso adunco, viene umiliato sul palcoscenico. E l'ultimo atto va in scena nella sala del processo ai criminali nazisti, a Norimberga. Un corto circuito della storia. Putzi divenne portavoce di Hitler per la stampa estera, cercò di fargli sposare la figlia dell'ambasciatore americano a Berlino, per giungere a un rapporto pacifico con gli Usa. Era uno snob, si faceva confezionare le camicie brune a Londra, era odiato dagli altri nazisti. Per scherzo minacciarono di paracadutarlo nella zona rossa durante la guerra di Spagna. Lui comprese e fuggì a Londra nel 1937. Durante la guerra divenne consigliere del presidente Roosevelt, come esperto di psicologia del nemico. Lui lo conosceva bene. Nelle sue memorie, sostenne di non essere un entusiasta della musica di Wagner. E di non essere antisemita. Non è sicuro che fosse la verità.

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