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Rassegna Stampa
01.08.2009 Islam, una poetessa rischia la morte in Arabia saudita
la cronaca di Anna Mazzone

Testata:
Autore: Anna Mazzone
Titolo: «La sfida di Halima, in tv senza velo»

Su IL RIFORMISTA di oggi, 01/08/2009, a pag.1, l'articolo di Anna Mazzone dal titolo " La sfida di Halima, in tv senza velo ". Dedichiamo questo articolo alle anime belle, che si sentono tanto politicamente corrette, quando pronunciano o scrivono " le tre religioni monoteiste", come se i loro contenuti fossero equivalenti. Poichè ci risulta che la Sharia sia una specialità dell'Islam, sarebbe ora di smetterla con questa equiparazione, che,oltre al resto, impedisce una chiara comprensione del fondamentalismo musulmano. Ecco l'articolo:

 Halima Mozafar alla Tv Al-Arabyia

 «Tua madre piangerà la tua morte, così come i tuoi corrotti predecessori. Verseremo il tuo sangue. Sei colei che ha dichiarato guerra a Dio, al suo profeta e a tutti i credenti». La colpa di Halima Mozafar, giovane poetessa saudita, è stata quella di partecipare con altri artisti a un seminario in un circolo di cultura, il "al-Jawf Literary Forum" a Ryadh. Dopo quell'incontro, ad aprile scorso, Halima ha cominciato a ricevere una serie di minacce di morte. E dalle minacce i fondamentalisti sono ben presto passati ai fatti e hanno dato fuoco al circolo in cui La Mozafar aveva appena letto una poesia sulla sessualità. Gli esagitati islamisti del Regno wahabita la accusano di blasfemia. Colpa gravissima, per la quale si paga con la vita. Ma Halima oltre a essere giovane è anche coraggiosa e incline ai gesti "poetici", laddove il poeta è colui che supera le barriere del momento per andare "oltre". E quella barriera in Arabia Saudita per le donne ha un nome: il velo. Halima se lo è tolto, sfidando tutti coloro che la minacciano di morte. Se lo è tolto ed è apparsa ieri sera sulla tv satellitare al Arabiya per raccontare la sua scelta. «La mia famiglia comprende il mio gesto», ha dichiarato la poetessa saudita. In tv ha parlato (senza veli) direttamente ai suoi critici, sostenendo che «l'Islam è una religione liberale e non impone nulla riguardo alle scelte personali. E la mia è stata una scelta personale e approvata dalla mia famiglia e voi uomini caverna, che temete l'amore, siete solo ripugnanti e non mi fate paura». In un Paese in cui solo a marzo scorso alle donne è stato permesso di partecipare alla Fiera internazionale del libro e alcune "guardie religiose" in quella occasione hanno arrestato le fan di Halima Mozafar che le chiedevano un autografo, il gesto di togliersi il velo e di farlo su Al-Arabiya suona come un pesante pugno nello stomaco per i fondamentalisti del Regno. Buona fortuna, Halima!

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