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Corriere della Sera Rassegna Stampa
06.04.2024 Kiev: distrutti sei aerei russi, ma Putin avanza
Cronaca di Lorenzo Cremonesi

Testata: Corriere della Sera
Data: 06 aprile 2024
Pagina: 12
Autore: Lorenzo Cremonesi
Titolo: «Kiev: «Distrutti sei aerei russi» Ma le truppe di Mosca avanzano»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 06/04/2024, a pag.12, con il titolo ''Kiev: «Distrutti sei aerei russi» Ma le truppe di Mosca avanzano" la cronaca di Lorenzo Cremonesi

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Lorenzo Cremonesi

Aereo russo abbattuto dagli ucraini. L'aviazione di Kiev rivendica un raid con droni a basi aeree russe che ha portato alla distruzione di sei aerei e il danneggiamento di altri otto. Però la situazione resta grave, nel Donbass i russi continuano ad avanzare. La Nato quando deciderà di ammettere l'Ucraina, l'unico modo per salvarla da Putin?

Innovativi e aggressivi contro i russi grazie ai nuovi droni sempre più potenti e accurati, ma nettamente in svantaggio nelle battaglie di terra e a grave rischio di perdere l’intero Donbass nel prossimo futuro: le ultime cronache belliche tornano a mostrare i punti di forza e le debolezze dell’esercito ucraino in disperata attesa degli aiuti occidentali.

I portavoce militari a Kiev esaltano come un’importante successo il raid di droni che l’altra notte sono riusciti a colpire tre campi dell’aviazione russa nel distretto di Morozovsk, presso la città meridionale di Rostov, dove pare abbiano distrutto sei velivoli e danneggiati gravemente altri otto. Il portale Ukrainska Pravda segnala che sarebbero colpiti molto gravemente tre jet strategici Tu-95MS e andati in fumo due Su-25 nella base Engels-2. Anche sette militari, forse piloti, sarebbero rimasti uccisi. Mosca si limita a confermare i raid nemici nella zona, ma aggiunge che le sue contraeree sarebbero riuscite ad abbattere 44 droni dei 53 sparati.

Non è la prima volta che i droni ucraini riescono a colpire basi aeree in Russia. Ma, se confermata, la notizia del nuovo raid rilancia l’importanza della guerra dei droni che ha permesso agli ucraini di causare danni gravissimi anche alla flotta russa del Mar Nero e di riaprire i corridoi del grano alle navi mercantili. E vanno aggiunti i blitz contro le raffinerie russe, che dai primi di marzo pare abbiano ridotto del 14 per cento le capacità di raffinazione del greggio, causando un danno gravissimo all’economia del governo di Putin.

Va però anche aggiunto che la situazione complessiva resta estremamente sfavorevole agli ucraini. È da ottobre ormai che i russi hanno ripreso ad avanzare nel Donbass e la loro vittoria con la cattura della cittadina di Avdiivka a metà febbraio ha segnato un punto di svolta.

Negli ultimi due giorni le loro truppe hanno conquistato il villaggio di Vodyane e da ieri mattina sostengono di essersi attestate alle periferie della cittadina di Chasiv Yar, non lontano da Bakhmut. Kiev nega e il presidente Zelensky sostiene che il fronte tiene.

Ma fonti sul posto confermano che si sta combattendo ormai casa per casa. Noi pochi giorni fa nello stesso settore avevamo incontrato una situazione di estrema precarietà e scoramento tra le truppe ucraine. I russi si stanno posizionando per conquistare Kramatorsk e da qui completare l’occupazione di tutto il Donbass. Le bombe russe hanno colpito e ucciso anche a Zaporizhzhia e Kharkiv.

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lettere@corriere.it

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