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Corriere della Sera Rassegna Stampa
26.04.2022 Francia: analisi del voto. E adesso che cosa succede?
Commento di Stefano Montefiori

Testata: Corriere della Sera
Data: 26 aprile 2022
Pagina: 16
Autore: Stefano Montefiori
Titolo: «Ora Macron cerca di fare l'en plein: maggioranza anche alle legislative»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 26/04/2022, a pag.16, con il titolo "Ora Macron cerca di fare l'en plein: maggioranza anche alle legislative" il commento di Stefano Montefiori.

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Stefano Montefiori

Aanvallende Le Pen profiteert niet van debat | BNR Nieuwsradio
Marine Le Pen, Emmanuel Macron

L'appuntamento più importante adesso sono le elezioni legislative del 12 e 19 giugno, con le quali Emmanuel Macron cercherà di assicurarsi la maggioranza parlamentare come accadde cinque anni fa. Secondo i primi sondaggi potrebbe riuscirci, il che sarebbe un segnale: quella di domenica sera non è stata una vittoria limitata, un'affermazione di facciata. Dopo De Gaulle, Macron è il primo presidente a essere rieletto senza il relativo beneficio della coabitazione (che ha permesso a Mitterrand e Chirac di convogliare parte del malcontento sul premier appartenente all'opposizione), e per il solo fatto di avere vinto due volte è riuscito là dove Valéry Giscard d'Estaing e Nicolas Sarkozy hanno fallito. Per non parlare di François Hollande, talmente basso nei sondaggi da non candidarsi neppure. Il risultato di Marine Le Pen, al 41,5%, è alto, certo, se consideriamo che l'estrema destra vent'anni fa otteneva il 17% con suo padre Jean-Marie. Ma l'avanzata dell'estrema destra e del populismo nella politica, nella società e nei media francesi vengono da lontano, e non sono imputabili a Macron, o non solo a lui. In assoluto, il 58,5 del presidente uscente è superiore a quel che ottennero De Gaulle (55 contro Mitterrand), Pompidou (58 contro Poher), Giscard (50,8 contro Mitterrand), Mitterrand (51,7 nella rivincita contro Giscard), di nuovo Mitterrand (54 contro Chirac), Chirac (52 contro Jospin), Sarkozy (53 contro Royal) e Hollande (51 contro Sarkozy). Se Le Pen si lancia in una complessa interpretazione politica per dire che la sua è «una vittoria eclatante», i semplici dati indicano allora che quello di Macron è un trionfo senza precedenti. Le legislative di giugno potrebbero confermarlo. Secondo la prima ricerca dell'istituto Harris Interactive, il partito di Macron, La République En Marche, assieme agli alleati del Modem e del movimento Horizons di Edouard Philippe, potrebbe conquistare di nuovo la maggioranza assoluta all'Assemblea nazionale, tra i 328 e i 368 seggi. La vera novità delle prossime legislative sarebbe una straordinaria ascesa del Rassemblement national di Marine Le Pen, che passerebbe dagli otto miseri deputati di oggi a un centinaio di seggi, una rappresentanza finalmente in linea con il peso reale nella società francese. A sinistra, il sogno di JeanLuc Mélenchon di conquistare la poltrona di primo ministro sembra complicarsi: il sondaggio lo dà in grande crescita fino a 45 seggi (oggi ne ha 17), che potrebbero salire a una novantina se la sua Union Populaire stringesse un'alleanza con socialisti ed ecologisti. In ogni caso, la sinistra sembra destinata a rappresentare, anche in Parlamento, il terzo blocco politico, dietro a quello centrista di Macron e a quello di estrema destra. Quanto all'analisi dei risultati di domenica, Macron ha di nuovo stravinto a Parigi (85 a 15) e in generale nei centri urbani, e si è affermato nell'Ovest del Paese, dalla Bretagna ai Pirenei, mentre Marine Le Pen ha preso molti voti nella Francia rurale, nel Nord e nel Sud. La distribuzione dei voti: Macron 18,7 milioni, astensione 13,6, Le Pen 13,3.

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