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Corriere della Sera Rassegna Stampa
28.02.2022 Zelensky: con noi una legione di stranieri
Cronaca di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 28 febbraio 2022
Pagina: 10
Autore: Davide Frattini
Titolo: «Zelensky: con noi una legione di stranieri»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 28/02/2022, a pag.10, con il titolo "Zelensky: con noi una legione di stranieri" il commento di Davide Frattini.

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Davide Frattini

Fibobrov, from Israeli Special Forces to Ukrainian Soldier to Fight Russia  - World Today News
Gregory «Grisha» Fibobrov

Quando aveva 9 anni Gregory «Grisha» Fibobrov è arrivato da San Pietroburgo con i genitori, l'Unione sovietica crollava, gli ebrei in fuga dalle repubbliche provavano a ricostruire una vita da immigrati, i figli servivano ad integrarsi. Il servizio militare obbligatorio e il senso di appartenenza portato a casa durante le licenze: Grisha entra nella brigata Golani, truppe d'assalto che prendono il nome dalle alture dov'è cresciuto. Come lui la maggior parte delle seconde-terze generazioni (in Israele gli abitanti di origine ex sovietica sono in totale oltre un milione) si è arruolata nelle unità combattenti d'élite ed è agii ucraini tra loro che si è rivolta l'ambasciata a Tel Aviv: un appello per tornare alle origini, a combattere per Kiev. Fibobrov ha già scelto. Dal 2014 — quando sotto attacco era la Crimea — ha reindossato la divisa di un altro esercito e da allora è in prima linea contro i russi, anche se non ha ancora la cittadinanza ucraina: la burocrazia, dice.

Il presidente Volodymyr Zelensky ha bisogno di accelerare le pratiche d'arruolamento e invita i volontari di tutto il mondo a raggiungerlo «per sostenere la resistenza contro gli occupanti russi e difendere la sicurezza globale. Stiamo formando una legione internazionale». Come le brigate ai tempi della guerra di Spagna: «Semi aveste chiesto perché mi ero arruolato nella milizia vi avrei risposto: "Per combattere contro il fascismo" e se aveste insistito per sapere a favore di cosa avrei combattuto, la mia risposta sarebbe stata: "La dignità comune"» scrive George Orwell in Omaggio alla Catalogna. Assieme allo scrittore negli anni Trenta si mobilitarono 4.000 volontari britannici e adesso Liz Truss, la ministra degli Esteri, spiega da Londra che per lei chi vuole partire parta perché «gli ucraini stanno lottando per la libertà e la democrazia di tutta l'Europa». In realtà la maggior parte dei Paesi occidentali ha leggi che puniscono chi entri nei ranghi di forze straniere ma i giudici hanno in genere abbuonato le missioni di motociclisti olandesi, veterani americani delle guerre che non finiscono, no global italiani, tutti andati in Siria per affiancare i curdi. Mette Frederiksen, prima ministra danese, già dichiara di «non vedere ostacoli legali» all'intervento di privati cittadini in Ucraina. Nel conflitto ibrido che i russi hanno orchestrato fin da prima dell'invasione Mykhallo Fedorov, ministro per la Trasformazione digitale e numero due del governo a Kiev, ha chiesto via Twitter agli hacker globali di coordinare le operazioni con il «nostro esercito tecnologico» e ha ottenuto da Elon Musk di estendere all'Ucraina la copertura satellitare del suo sistema Starlink per provare a garantire le connessioni nel Paese anche durante gli assalti informatici.

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