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Corriere della Sera Rassegna Stampa
04.04.2021 Giordania: tentato golpe ad Amman. Arresti e purghe
Commento di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 04 aprile 2021
Pagina: 16
Autore: Davide Frattini
Titolo: «Arresti e purghe alla corte del re. La notte che fa tremare la Giordania»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 04/04/2021, a pag.16, con il titolo "Arresti e purghe alla corte del re. La notte che fa tremare la Giordania" il commento di Davide Frattini.

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Davide Frattini

Giordania. Re Abdullah scioglie il parlamento: paese tra difficoltà  economiche e questione palestinese | Notizie Geopolitiche
Re Abdallah di Giordania

L'intrigo di palazzo è un intrigo di famiglia. Il fratellastro che complotta — o almeno così lo accuserebbero — per riottenere il trono che gli era stato promesso. L'ex consigliere che si è sentito messo da parte e ha tentato di tornare al centro del potere. Un Paese che sta in mezzo ai sommovimenti del Medio Oriente e che fino ad ora ha evitato gli sbalzi più pericolosi. Un Paese fondamentale per l'amministrazione di Joe Biden e i nuovi rapporti che il presidente vuole creare nella regione. Una bandiera così strategica sulla mappa disegnata da Washington, che il quotidiano più importante della capitale ha ripreso e subito pubblicato voci raccolte tra l'intelligence americana: la polizia segreta giordana — scrive il Washington Post — si sarebbe presentata davanti alla villa del principe Hamza bin Hussein e gli avrebbe imposto di rimanerci assieme alla moglie Basmah. Nelle stesse ore sarebbero stati arrestati Bassem Awadallah, ex ministro delle Finanze, un altro membro della famiglia reale e una ventina di persone. Il fermo di Hamza è stato smentito da Petra, l'agenzia di stampa ufficiale del Regno. Ma — questo è confermato —gli è stato imposto «di evitare attività che possano favorire il caos». Qualcosa nella notte ad Amman è successo. Le fonti spiegano al Washington Post che «il piano era ben articolato» e puntava «a creare instabilità», denunciano «influenze straniere» (Abdallah lavora da anni come consulente economico in Arabia Saudita e altri Paesi del Golfo), al progettato golpe avrebbero partecipato anche alcuni leader delle tribù del deserto. La situazione è sotto controllo e il palazzo di Abdallah II protetto da mezzi blindati e militari. Hamza è figlio di re Hussein e di Noor, la quarta moglie e di origini americane. Tra fratelli e fratellastri hanno convissuto in dodici, abbastanza per creare ambizioni contrastanti e gelosie. Hamza, 41 anni, ha portato il titolo di principe ereditario fino a quando gli è stato tolto nel 2004 per poi essere conferito a Hussein, il primogenito di Abdallah II e della regina Rania. Già re Hussein, il padre e nonno, aveva cambiato idea sulla linea di successione e aveva lasciato in eredità al figlio il regno hashemita e uno zio amareggiato. Hussein aveva deciso di togliere il trono al fratello principe Hassan—glielo aveva promesso nel 1965 — un paio di settimane prima della morte, nel 1999. La crisi economica della Giordania si è aggravata in questo anno di pandemia e con le difficoltà sono cresciute le pressioni sul re. Che deve anche fronteggiare le spinte all'interno del Paese perché riveda l'accordo di pace firmato dal padre con Israele ventisette anni fa. Benjamin Netanyahu, il premier israeliano, non lo sta aiutando a calmare le critiche. Gli ultimi sgarbi (reciproci) sono stati causati dalla visita alla Spianata delle Moschee pianificata dal principe Hussein e bloccata dagli israeliani. Per ripicca i giordani avevano chiuso lo spazio aereo al volo che avrebbe dovuto portare Netanyahu negli Emirati Arabi per il primo vertice dopo l'accordo di normalizzazione. Gli esperti militari israeliani, sentiti dal quotidiano Haaretz, hanno ricordato che re Abdallah ha garantito in questi anni a Israele la tranquillità sul fronte orientale e la stabilità del Regno è strategica per lo Stato ebraico. Quanto per Biden.

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