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Corriere della Sera Rassegna Stampa
21.12.2020 La Cina sta compiendo un genocidio nell'indifferenza del mondo
Commento di Pierluigi Battista

Testata: Corriere della Sera
Data: 21 dicembre 2020
Pagina: 37
Autore: Pierluigi Battista
Titolo: «Uiguri, lo sterminio nell'indifferenza»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 21/12/2020, a pag.37, con il titolo "Uiguri, lo sterminio nell'indifferenza", il commento di Pierluigi Battista.

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Pierluigi Battista

Uiguri | Cina: storia di persecuzione e repressione nel territorio dello  Xinjiang
Uiguri perseguitati in Cina

Occidente, l'Europa, le democrazie : non faranno nulla, e perciò perderanno ogni residua credibilità quando declameranno la magnificenza dei loro valori, per impedire la feroce persecuzione cinese nei confronti degli Uiguri, il popolo (circa undici milioni di persone) di etnia turcofona e di religione musulmana massacrato nella regione dello Xinijang ora deportato in massa nei campi di concentramento. La novità è che la Huawei, il colosso cinese delle telecomunicazioni a cui i governi occidentali rischiano di pagare una cambiale in bianco, sembrerebbe aver messo a punto un software per l'identificazione facciale degli uiguri, con conseguente licenza di delazione da trasmettere agii aguzzini di Pechino. Tutti tacciono, se si eccettua il gesto nobile del campione francese Antoine Griezmann che ha sospeso il suo contratto con Huawei per non essere complice della repressione sistematica di un intero popolo. Quel che è certo è che negli ultimi anni sono stati sterminati centinaia di migliaia di Uiguri. È certo, oramai c'è un'ampia documentazione che lo dimostra, che la deportazione degli Uiguri avvenga secondo modalità che fanno rabbrividire chiunque conservi un minimo di memoria storica: le persone ammassate in ginocchio accanto al binari con i militari che li controllano a fucili spianati, pronti per salire sui treni con destinazione i campi di lavoro forzato; la sterilizzazione coatta delle donne; i maltrattamenti contro gli anziani; la fame; le esecuzioni contro chi si ribella. E certo che si tratti di una pratica di sterminio che dovrebbe offendere le nostre coscienze. E certo che nessun esponente del nostro governo abbia pronunciato parola alcuna contro la Cina, potenza con la quale i livelli di subordinazione economica e in parte anche geopolitica hanno raggiunto vette indecorose. È certo che il nostro non dir nulla sulla persecuzione cinese rende ogni parola e ogni gesto di pur sacrosanta condanna dell'Egitto e della sua violazione dei diritti umani manifestazioni di impareggiabile ipocrisia. È certo che quando si ha a che fare con un Paese ricco e potente, non c'è commozione perla sorte degli Uiguri che possa dare vita a qualunque manifestazione di coraggio civile e politico. Non c'è dubbio che Antoine Griezmann, una persona seria, non avrà molti seguaci né attestati di solidarietà.

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