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Corriere della Sera Rassegna Stampa
04.07.2020 Il Pissarro rubato dai nazisti a Vichy ritorna agli eredi
Commento di Stefano Montefiori

Testata: Corriere della Sera
Data: 04 luglio 2020
Pagina: 19
Autore: Stefano Montefiori
Titolo: «II Pissarro rubato dai nazisti a Vichy ritorna agli eredi»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 04/07/2020, a pag.19, con il titolo "II Pissarro rubato dai nazisti a Vichy ritorna agli eredi", la cronaca di Stefano Montefiori.

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Stefano Montefiori

Il Pissarro rubato dai nazisti al collezionista ebreo restituito ...
Il capolavoro di Pisarro

Gennaio 2017, retrospettiva dedicata a Camille Pissarro al museo Marmottan-Monet di Parigi. Tra le opere esposte c'è «La raccolta dei piselli», dipinta dal maestro impressionista nel 1887 e prestata al museo da Bruce e Robbi Toll, coppia di grandi collezionisti americani, ringraziati dai curatori. Ma nel piccolo e bellissimo museo dell'Ovest parigino una mattina arrivano tra visitatori anche i nipoti di Simon Bauer, commerciante francese ebreo appassionato di arte, al quale i nazisti espropriarono i quadri durante l'occupazione. Riconoscono «La raccolta», e decidono di rivolgersi alla giustizia. Dopo oltre tre anni di battaglia legale, mercoledì la sentenza della Corte di cassazione francese: «La raccolta dei piselli» tornerà definitivamente alla famiglia Bauer. Simon Bauer, nato nel 1862, era un giovane senza istruzione ma geniale: entrala cifra alla quale la tela del maestro impressionista Pissarro è andata all'asta da Christie's New York nel 1995 to commesso in un negozio, ha fatto subito fortuna nel settore delle calzature per poi vendere la sua attività a quarant'anni. Con il ricavato si è dedicato ai viaggi e a farsi una cultura. Bauer aveva una collezione di 93 opere, venne espropriato e catturato per essere inviato nei campi di concentramento, ma riuscì a scappare. Finita la guerra, riuscì a rientrare in possesso solo di pochi pezzi prima di morire nel 1947. Dopo essere passata tra mani diverse «La raccolta dei piselli» di Camille Pissarro è stata messa all'asta da Christie's New York nel 1995, e ad aggiudicarsela furono i Toll per 800 mila dollari. Quando i discendenti Bauer hanno saputo del quadro esposto al Marmottan-Monet, nel 2017, hanno immediatamente chiesto il sequestro sulla base del decreto del 21 aprile 1945 che dichiara nulli gli espropri commessi durante il collaborazionismo di Vichy. I Toll non sono mai più rientrati in possesso dell'opera, ma hanno a loro volta fatto ricorso alla magistratura francese. Il primo luglio, la Corte ha stabilito che il quadro tornerà ai Bauer, pur riconoscendo la buona fede dei collezionisti americani. «In virtù del decreto del 1945, gli acquirenti ulteriori di un bene espropriato non possono pretendere di esserne legittimi proprietari, anche se erano in buona fede». «La raccolta dei piselli», che negli ultimi tre anni era rimasta custodita dal museo d'Orsay, tornerà ai Bauer che devono ancora decidere la sua destinazione. Resta un problema: chi risarcirà i Toll, che hanno speso 800 mila dollari? «Ai miei clienti non dispiace affatto che la famiglia Bauer torni in possesso del quadro — dice l'avvocato Ron Soffer —. Quello che non accettano è il fatto di pagare per un crimine commesso non da loro ma dal regime di Vichy». Per questo i Toll faranno ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, chiedendo di essere risarciti dallo Stato francese.

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