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Corriere della Sera Rassegna Stampa
16.02.2020 La Gerusalemme di Amos Oz in un libro
Recensione di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 16 febbraio 2020
Pagina: 26
Autore: Davide Frattini
Titolo: «Il cuore mappa la Gerusalemme di Amos Oz»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 16/02/2020, a pag.26, con il titolo "Il cuore mappa la Gerusalemme di Amos Oz" il commento di Davide Frattini.

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Davide Frattini

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Amos Oz

In cinquant'anni di passeggiate per le vie di Gerusalemme ha raccolto 140 mila tra schizzi, mappe, appunti e ha scattato 150 mila foto. Adesso l'architetto David Kroyanker ha seguito le briciole letterarie lasciate per la città dall'amico Amos Oz (Yerushalayim she Amos Oz, Keter Publishing, pp. 346, shekel 168): «Avrei voluto regalargli il libro nel giorno del suo ottantesimo compleanno. Sarebbe stato il 4 maggio 2019, Amos è purtroppo morto prima», ha detto ad «Haaretz». Ripercorre una Gerusalemme fatta di palazzi che non esistono più e di odori che lo scrittore inseguiva all'alba, duravano poco, portavano il profumo di luoghi ed esistenze lontane. Come i magazzini della Tnuva, la più grande industria alimentare israeliana, dove ogni mattina i camion scaricavano i prodotti delle campagne da distribuire in tutto il Paese. Costruito nel '35, l'edificio fu demolito una ventina d'anni fa, resta la descrizione in Una storia di amore e di tenebra. La Gerusalemme di Oz ricostruisce mappe emotive e reali (con gli acquerelli di Kroyanker), ogni percorso ha le sue pietre miliari, luoghi per superare la linea d'ombra dell'adolescenza: i cinema Edison, Rex e Studio dove si concentrava la vita culturale e mondana fin dai tempi del mandato britannico. Una città amata nei suoi cambiamenti ma forse diventata troppo diversa da quella in cui Oz era cresciuto: «Sono di Gerusalemme e non potrei vivere senza — scriveva il romanziere in una lettera privata —ma negli ultimi anni trovo difficile restarci per più di pochi giorni perché l'atmosfera è piena di estremismo».

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