sabato 20 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
04.01.2020 Attacco col coltello vicino a Parigi: 'Voleva una strage per Allah'
Cronaca di Stefano Montefiori

Testata: Corriere della Sera
Data: 04 gennaio 2020
Pagina: 11
Autore: Stefano Montefiori
Titolo: «Attacco col coltello vicino a Parigi: 'Voleva una strage per Allah'»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 04/01/2020, a pag.11, con il titolo "Attacco col coltello vicino a Parigi: 'Voleva una strage per Allah' ", la cronaca di Stefano Montefiori.

Risultati immagini per stefano montefiori corriere della sera
Stefano Montefiori

Risultati immagini per villejuif terrorist
La scena dell'attentato a Villejuif

Ieri intorno alle 14 un uomo di 56 anni stava facendo una passeggiata con la moglie di 47 nel parco di Villejuif, alla periferia sud di Parigi. «L'aggressore li ha attaccati e lui ha voluto proteggere la moglie — dice il sindaco Franck Le Bohellec —, così si è preso la coltellata». L'uomo è stato soccorso in arresto cardiaco e poi è morto, la moglie è stata ricoverata d'urgenza. Un'altra donna, di 30 anni, è stata ferita con una coltellata alla schiena, all'esterno del parco, in modo meno grave. Sono queste le tre vittime dell'attacco sferrato ieri da Nathan C., 22enne residente a Parigi, convertito all'Islam, seguito da un centro psichiatrico per schizofrenia e interrogato dalla polizia nel 2018. Il giovane indossava una djellaba (abito tradizionale arabo) e secondo testimoni avrebbe gridato più volte «Allah Akbar», Allah è grande. Dopo essere entrato in azione nel parco Nathan C. si è diretto a piedi con decisione verso il supermercato Carrefour e il centro commerciale di L'Hay-les-Roses, il comune accanto. «Quello era il suo obiettivo — dice il sindaco Vincent Jeanbrun —. I passanti nel parco hanno avuto la sfortuna di trovarsi sul suo cammino, ma lui andava dritto verso il centro commerciale, è lì che voleva fare un massacro». Lungo la strada Nathan C. ha cercato di colpire altri passanti, «che per fortuna sono riusciti a evitarlo», dice la procuratrice di Créteil, Laure Beccuau. L'assalitore è stato inseguito dalla polizia e raggiunto nel parcheggio del supermercato. Gli agenti lo hanno circondato e gli hanno sparato, uccidendolo. I clienti sono stati obbligati a rimanere dentro il supermercato a lungo, finché gli sminatori hanno verificato che l'assassino ormai a terra e senza vita non avesse addosso una cintura esplosiva. Fino a tarda sera l'inchiesta è rimasta affidata alla Procura di Créteil e non ancora a quella antiterrorismo, ma è possibile che il procuratore nazionale Jean-François Ricard prenda presto in mano il caso. Gli antecedenti psichiatrici non escludono il movente terroristico, anzi queste circostanze si sono ripetute con regolarità negli ultimi anni in molti attentati jihadist con il coltello, non solo a Parigi ma anche a Marsiglia e Lione. Pochi giorni fa, il primo gennaio 2020, è tomato a circolare sui social media il video nel quale un jihadista dell'lsis mostra come sferrare un attacco terroristico usando un coltello, e i servizi di intelligence francesi nel giorni scorsi valutavano le voci su un attentato all'arma bianca in place de la Concorde a Parigi, annunciato per il 3 gennaio. Il sangue invece è stato versato a Villejuif, a poche centinaia di metri dal luogo dove il 19 aprile 2015 — tra gli attentati di gennaio a Charlie Hebdo e supermercato ebraico e quelli del novembre — lo studente algerino 24enne Sid Ahmed Ghlam uccise l'insegnante di ginnastica Aurélie Châtelain, 32 anni, senza riuscire a realizzare il progettato massacro nelle chiese della cittadina. Il ministro dell'Interno Christophe Castaner ha salutato «reattività, sangue freddo e professionalità» delle forze dell'ordine. Nell'anno che si è appena concluso la Procura nazionale antiterrorismo ha indagato su tre attacchi: quello a coltellate contro due guardie penitenziarie, la bomba lasciata davanti a una panetteria di Lione che ha fatto 14 feriti, e la strage di inizio ottobre alla prefettura di polizia di Parigi (quattro morti e due feriti). Dal massacro di Charlie Hebdo — di cui questo martedì ricorre il quinto anniversario — a oggi, gli attentati islamisti in Francia hanno fatto in totale 255 morti. Secondo il ministero dell'Interno, dal 2013 sono stati sventati 60 attentati, l'ultimo dei quali nel settembre del 2019, quando è stato arrestato un uomo che secondo il ministro Castaner «voleva fare un nuovo 11 Settembre».

Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT