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Corriere della Sera Rassegna Stampa
28.10.2019 L'abbandono dei kurdi: le responsabilità delle democrazie occidentali
Commento di Pierluigi Battista

Testata: Corriere della Sera
Data: 28 ottobre 2019
Pagina: 31
Autore: Pierluigi Battista
Titolo: «L’orgoglio perduto dell’Occidente»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 28/10/2019 a pag.31 con il titolo "L’orgoglio perduto dell’Occidente" il commento di Pierluigi Battista.

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Pierluigi Battista


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Un gruppo di peshmerga kurdi

Che vergogna, che desolazione, che pena infinita le immagini dei soldati americani in ritirata con i curdi delusi, traditi, umiliati che dal bordo della strada lanciavano in lacrime frutta e ortaggi. E che vergogna dovremmo provare anche noi, europei senz’anima e senza orgoglio che cianciamo di valori universali a assistiamo impotenti e indifferenti al massacro di un popolo sacrificato sull’altare del realismo politico e dell’interesse economico. Erdogan tiene a bada i profughi che rischiano di invadere l’Europa: davvero noi europei senz’anima e senza dignità dovremmo, nel nome dei diritti umani calpestati, far arrabbiare Erdogan? I diritti umani sono stati sradicati dall’agenda internazionale. L’Onu è sempre più un ente inutile che sprofonda nel ridicolo mettendo ai vertici delle commissioni umanitarie regimi tirannici e addirittura sanguinari. Gli Stati Uniti consegnano un’intera area geopolitica alla Russia (altro che le chiacchiere complottiste sul Russiagate) e Assad in Siria, dopo aver sterminato centinaia di migliaia di civili, compresi i bambini, si permette di fare da protettore dei curdi sul punto di essere sterminati. Che vergogna, che desolazione. Avessimo un soprassalto d’orgoglio, avessimo solo un briciolo di volontà per adeguare i proclami altisonanti alla realtà, per lo meno smetteremmo di raccontarci la bugia pietosa di un’Europa accogliente, cementata da valori comuni. Non staremmo a piagnucolare su Trump che manda via le truppe statunitensi (anche se le sue truppe speciali hanno colpito, finalmente, al-Baghdadi), e cercheremmo di avere un ruolo anche militare in quella zona. La solidarietà iniziale per i curdi è scemata nell’opinione pubblica con una velocità impressionante. Ci piacerebbe sapere quanti contratti nel commercio d’armi con la Turchia sono stati stracciati, come era stato promesso: probabilmente nessuno. Oramai le democrazie occidentali sono diventate inaffidabili e gli ortaggi lanciati con commovente dignità dai curdi abbandonati dai soldati americani ci dicono che la nostra parola è diventata carta straccia, che ogni impegno è solo l’anticamera del disimpegno. Non ci si deve fidare di noi: avessimo un sussulto di decenza potremmo riflettere sulla catastrofe della nostra credibilità perduta. Ma non succederà. E i curdi, lasciati soli.

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