giovedi` 18 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
18.08.2019 Torna in Afghanistan il figlio di Massud per combattere i talebani
Cronaca di Andrea Nicastro

Testata: Corriere della Sera
Data: 18 agosto 2019
Pagina: 10
Autore: Andrea Nicastro
Titolo: «Il figlo del 'Leone' torna a casa e cerca alleati contro i talebani»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 18/08/2019, a pag.10, con il titolo "Il figlo del 'Leone' torna a casa e cerca alleati contro i talebani" la crona di Andrea Nicastro


Risultati immagini per ahmad massud
a sin. il padre assassinato   Ahmad Massud

Dalla valle del Panshir, il vecchio Amir scrive via email l'entusiasmo per il ritorno del «predestinato». «Assomiglia al padre in modo impressionante. Anche per la voce. Solo che è giovane e pronto a difenderci dai talebani. Finalmente. Finalmente abbiamo una speranza». La «speranza», il «predestinato» è Ahmad Massud, 30 anni, unico erede maschio del Leone del Panshir, il guerrigliero afghano capace di resistere sia ai sovietici sia ai talebani. Il giovane Massud si chiama come il padre, tranne per quel Shah tra il nome e il cognome che significa capo, re, scià, tutti titoli che il figlio deve conquistare sul campo. Rientrato in Afghanistan dopo 17 anni ha detto «se mio padre fosse vivo, i talebani saprebbero di dover venire qui con le mani in alto» in segno di resa. Una sfida dal momento che i talebani stanno davvero per tornare, ma con il placet di Washington che cerca una via d'uscita dalla più lunga guerra della sua storia. A Donald Trump sembra bastare l'assicurazione degli «studenti del Corano» a non ospitare gruppi terroristici che minaccino gli Usa. Tutto il resto, è affare interno all'Afghanistan, tanto che il governo di Kabul è escluso dai negoziati. La segretezza delle trattative scatena le fantasie più spaventose. Chi ha combattuto contro i talebani, chi ha appoggiato il governo filo-americano, ora teme la vendetta degli integralisti. E proprio per loro, per chi ha più paura del ritorno dei talebani, è arrivato il giovane Massud. Il giorno del funerale di suo padre, sulla «collina dei martiri», dietro Jegdalak, nel cuore della vallata del Panshir, ventimila mujaheddin piangevano la scomparsa del «Che Guevara islamico». Era stato eliminato con un attentato suicida da Al Qaeda, proprio alla vigilia dell'attacco alle Torri Gemelle del 2001, perché era l'unico afghano capace di unificare il Paese. Quel giorno, proprio dietro la bara c'era Ahmad Massud, u anni. Prima che il feretro venisse adagiato dentro un tank sovietico e così sepolto, il piccolo descrisse il suo destino: «La sua morte non è la fine della lotta per un Afghanistan indipendente. Io non riposerò, ma lavorerò per realizzare il suo sogno». Mesi dopo in un'intervista al Corriere, il bambino rifletteva da adulto: «Sono cresciuto in un campo profughi in Iran, ho vissuto sulle montagne afghane assieme a mio padre, ma ora devo prepararmi, devo studiare, capire, essere all'altezza del futuro». Ascoltava con orgoglio un macigno d'uomo pronto a morire per proteggere col bimbo il mito del padre. L'orfano è cresciuto, il futuro è arrivato. Secondo The Times che gli ha parlato nei giorni scorsi, si è addestrato a Sandhurst, l'accademia militare britannica, si è laureato in studi dei Conflitti armati al King's College di Londra e poi ha preso un master in Relazioni internazionali al City College. Da due anni passa più tempo in Panshir che a Londra e, da quando le trattative tra americani e talebani si sono fatte concrete, ha capito cosa fare «da grande»: ricostruire l'alleanza di suo padre per resistere agli «studenti del Corano». In luglio ha fondato il «Sentiero di Ahmad Shah Massud», un movimento che non parteciperà alle elezioni presidenziali di settembre, ma  che rischia di essere più importante di quelle. Nel primo mese il nuovo Massud ha battuto i villaggi di casa, senza mai uscire dalla sua valle. lia organizzato comizi e incontrato anziani. Stretto mani e alleanze con chi a suo padre deve tutto. Da qualche giorno è sceso in pianura, tra i vigneti di Shamali. Nei prossimi mesi apparirà nelle terre dei vecchi alleati di suo padre, anche loro, ormai, pronti a lasciare il comando ai figli. Per molti questo giovane addestrato alla guerra è il sintomo della rinascita della logica delle milizie, della divisione etnica, dei «war lord», i signori della guerra. Potrebbero aver ragione, ma senza protezione americana e con un governo corrotto e inefficiente, l'Afghanistan non avrebbe alternative.

Risultati immagini per andrea nicastro corriere della sera
Andrea Nicastro


Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telfonare: 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

https://www.corriere.it/scrivi/

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT