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Corriere della Sera Rassegna Stampa
27.07.2019 Non è con la paura che si combatte l'odio contro ebrei e Israele
Il 'caso francese' raccontato da Stefano Montefiori

Testata: Corriere della Sera
Data: 27 luglio 2019
Pagina: 13
Autore: Stefano Montefiori
Titolo: «Troppo rischioso. Vietato ai tifosi israeliani l'uso della bandiera»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 27/07/2019, a pag.13 con il titolo "Troppo rischioso. Vietato ai tifosi israeliani l'uso della bandiera" la cronaca di Stefano Montefiori

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Stefano Montefiori

La partita è finita 3 a 1 per lo Strasbourg, che giovedì prossimo a Haifa difenderà il risultato per qualificarsi al turno successivo di Europa League. Quel che è più interessante è successo però prima dell'incontro, quando è scoppiato un incidente diplomatico tra Francia e Israele. La prefettura del Bas-Rhin ha ricordato che tra i tifosi delle due squadre c'erano elementi violenti e che alcuni «sono politicizzati o identificati come all'origine di manifestazioni di antisemitismo». E quindi, come tutelare l'ordine pubblico? Come proteggere i tifosi israeliani da possibili aggressioni antisemite? Vietando loro l'accesso a gran parte del centro di Strasburgo, e proibendo la bandiera israeliana. «Giovedì 25 luglio 2019 è proibito dalle 10 alle 24 — si legge nell'ordinanza firmata dal direttore di gabinetto della prefettura, Dominique Schuffenecker — a qualsiasi tifoso del Maccabi Haifa FC, o a chiunque si comporti come tale, di circolare o stazionare sulla via pubblica nelle zone della Stazione centrale, Grande-11e, place du Corbeau (..), nei dintorni dello stadio Meinau, e all'interno dello stadio tranne nel settore riservato ai tifosi in trasferta». Sono proibiti petardi e fumogeni ma anche «le bandiere nazionali senza rapporto con la competizione sportiva», e nello stadio il numero di tifosi israeliani «è limitato a 600» (anche se avevano comprato il biglietto ed erano arrivati in Francia in mille). Strasburgo è sede di una delle più antiche e numerose comunità ebraiche di Francia, ma anche di movimenti di estrema destra come il Bastion Social che ha stretti legami con il gruppo di hooligans Strasbourg Offender. Solo che invece di tenere sotto controllo e all'occorrenza reprimere questi ultimi, la prefettura ha scelto di limitare la libertà delle vittime potenziali. Un atteggiamento simile a quello del commissario tedesco contro l'antisemitismo, Felix Klein, che nel maggio scorso in Germania ha sconsigliato agli ebrei di portare la kippah. «Siamo molto sorpresi da questa decisione — ha reagito il responsabile della comunicazione del Maccabi Haifa —. Quando i tifosi francesi verranno in Israele dedicheremo un'attenzione particolare al fatto che possano spostarsi liberamente mostrando i colori del loro club e del loro Paese». Poi è intervenuta l'ambasciatrice di Israele in Francia, Aliza Bin-Noun: «Finché la reazione all'odio sarà la paura, noi non saremo sicuri. Le manifestazioni che invocano il boicottaggio di Israele sono consentite in nome della libertà di espressione, ma le autorità proibiscono ai tifosi del Maccabi Haifa FC di sventolare la nostra bandiera nazionale per la partita a Strasburgo. Due pesi e due misure, inaccettabile». Poco prima dell'inizio della partita, quando ormai il danno era compiuto, la prefettura ha ritirato l'ordinanza.

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