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Corriere della Sera Rassegna Stampa
03.07.2019 Germania: la reversibilità delle pensioni dei perseguitati nella Shoah riguarda poche persone, provvedimento tardivo
Commento di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 03 luglio 2019
Pagina: 13
Autore: Davide Frattini
Titolo: «La Germania risarcisce i vedovi dei sopravvissuti alla Shoah»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 03/07/2019, a pag.13, con il titolo "La Germania risarcisce i vedovi dei sopravvissuti alla Shoah" il commento di Davide Frattini.

La Germania estende la reversibiltà per nove mesi ai coniugi delle persone perseguitate durante la Shoah le pensioni, veniamo quindi informati che 'prima' non ne godevano. Un provvedimento che ormai riguarda poche decine migliaia di persone: tardivo, dunque, e parziale, come quello varato recentemente dall'Olanda, ripreso e commentato da IC alla pagina http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=4&sez=120&id=75085
C'è poco da rallegrarsi con il governo tedesco, come abbiamo scritto anche per l'Olanda, si può solo provare un sentimento di rabbia per il comportamento di entrambi i governi.

Ecco l'articolo:

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Davide Frattini

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Un quarto dei 200 mila sopravvissuti all’Olocausto che abita in Israele è in difficoltà economiche. Negli Stati Uniti sono 35 mila su 140 mila a vivere sotto la soglia di povertà. A 74 anni dalla fine della guerra sono spesso le loro mogli o mariti a ritrovarsi senza l’unico aiuto del risarcimento garantito dalla Germania, quando il coniuge muore. Adesso i tedeschi hanno accettato di estendere il pagamento alla compagna o al compagno di vita del sopravvissuto per nove mesi dalla scomparsa: 30 mila persone avranno diritto all’indennità, delle quali 14 mila in modo retroattivo. L’operazione costerà al governo di Berlino quasi 900 milioni di euro nel 2020 ed è stata negoziata dalla Claims Conference, l’organizzazione ebraica internazionale che gestisce e distribuisce alle vittime i risarcimenti definiti con la Germania. «Molti sopravvissuti hanno dovuto arrangiarsi per molti anni», spiega il negoziatore Greg Schneider all’agenzia Associated Press, «e le famiglie non possono di certo contare sull’eredità. Questi mesi danno qualche respiro». Berlino ha anche accettato di spendere 44 milioni di euro in più (per un totale di 524 milioni nel 2020) per i servizi sanitari e di assistenza ai sopravvissuti. A partire dal 1952 ha pagato in tutto oltre 70 miliardi di euro. Le pensioni elargite dalla Germania per essere scampati all’orrore dello sterminio nazista sono spesso insufficienti, poco sopra i 400 euro al mese e dovrebbero superare i 500 euro nei prossimi due anni. Il governo israeliano paga di suo 4.000 shekel all’anno (circa 1.000 euro) ma alcuni non hanno diritto agli indennizzi tedeschi perché sono stati accordati solo a chi è immigrato nello Stato ebraico prima del 1953. Diseguaglianze causate dalla burocrazia che i ministri delle Finanze hanno cercato di correggere. Figlio di un sopravvissuto all’Olocausto, ad esempio, l’ex titolare delle Finanze Yair Lapid ha introdotto riforme per migliorarne le condizioni di vita e i suoi successori hanno continuato ad allargare i benefici come le cure mediche gratuite.

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