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Corriere della Sera Rassegna Stampa
03.07.2019 Chi è Josep Borrell, successore di Federica Mogherini all'Ue
Commento di Ivo Caizzi

Testata: Corriere della Sera
Data: 03 luglio 2019
Pagina: 4
Autore: Ivo Caizzi
Titolo: «Josep Borrell, il catalano che 'tifa' Spagna e conosce bene l’Europa»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 03/07/2019, a pag.4, con il titolo "Josep Borrell, il catalano che 'tifa' Spagna e conosce bene l’Europa", la cronaca di Ivo Caizzi.

Josep Borrell sostituisce Federica Mogherini all'Ue. Borrell è catalano ma fermamente contrario all'indipendenza della Catalogna, e fa parte del Partito Socialista Europeo (PSOE). Viene dal Partito Socialista Operaio Spagnolo, seguiremo con attenzione il suo operato in particolare per quanto riguarda Israele e l'Iran nucleare.

Ecco l'articolo:

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Ivo Caizzi

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Josep BorrelI

Il ministro degli Esteri socialista spagnolo Josep BorrelI, designato come Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, che è contemporaneamente vicepresidente della Commissione europea, è una vecchia conoscenza nelle istituzioni comunitarie. Da eurodeputato vinse la corsa per la presidenza dell’Europarlamento, ricoprendo la carica dal 20 luglio 2004 al 16 gennaio 2007. Il giovane premier spagnolo Pedro Sánchez, che con il collega portoghese Antonio Costa guida i leader socialisti nel summit dei capi di governo, fin dall’inizio ha puntato sulla nomina di Borrell. A Madrid si dice anche per alcune difficoltà di dialogo con un socialista della vecchia guardia con idee non sempre omogenee. Inizialmente il ministro degli Esteri spagnolo non appariva entusiasta del trasferimento, che poteva essere evitato se il vicepresidente socialista della Commissione europea, l’olandese Frans Timmermans, fosse riuscito a farsi promuovere a numero uno dell’istituzione di Bruxelles. Borrell, 72 anni, originario di un villaggio sui Pirenei catalani, figlio di un piccolo commerciante, da ministro è risultato molto attivo sulla crisi del Venezuela. Si è schierato più volte contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Sulla delicata crisi della Catalogna è un convinto anti-indipendentisti. La sua ascesa politica in Spagna coincide con gli anni in cui il partito socialista era guidato dal premier Felipe González. Fu ministro dei Trasporti e dei Lavori pubblici. Le ombre e i sospetti, che colpirono i socialisti spagnoli al potere, non lo lasciarono immune anche a causa di uno scandalo su due suoi ex collaboratori per un’inchiesta di frode fiscale. In seguito decise di rinunciare a correre per diventare capo del governo. La sua seconda vita politica la sviluppò così nell’Europarlamento. Amante del trekking e della corsa, Borrell non lasciò un’impronta indelebile a Strasburgo e a Bruxelles. Ma non ebbe scivoloni clamorosi. Con studi anche negli Stati Uniti, decise poi di dedicarsi alla carriera accademica all’Università europea di Firenze. Finì sui giornali per una multa per vendite irregolari di azioni. Il rilancio nella politica nazionale è avvenuto con Sánchez, che ora lo ha catapultato a «ministro degli Esteri dell’Ue» in un momento difficile per gli eurosocialisti, che si aspettavano di più dalle euronomine.

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