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Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 27/06/2019, a pag.15 una super-breve dal titolo "Israele Si ricandida l'ex premier Ehud Barak" Barak è tutto tranne che una novità. Confidiamo che gli elettori israeliani si ricordino che Israele rischiò di sparire quando Barak offrì a Arafat il 90% dei territori contesi e la capitale dello stato palestinese a Gerusalemme divisa un due. Per fortuna Arafat rifiutò, ma fu solo grazie alla sua stupidità politica se Israele vive e prospera. Non certo grazie a Barak.
L' ex primo ministro israeliano Ehud Barak, 77 anni, è pronto a scendere in campo per le elezioni anticipate del 17 settembre. «Bisogna rovesciare Netanyahu e la sua leadership corrotta»: così, ieri, ha annunciato la fondazione di un nuovo partito «progressista» di cui sarà leader. La formazione a guida Barak — già leader dei laburisti e premier fra il 1999 e il 2001, quando alle urne battè proprio Netanyahu, nonché soldato più decorato del Paese — non ha ancora un nome, ma dovrà trovare il modo di allearsi con la compagine di centrosinistra esistente, i bianco-blu di Benny Gantz. In Israele si è votato ad aprile, ma il vincitore Benjamin Netanyahu e il suo partito, il Likud, non sono riusciti a formare una coalizione di governo. A settembre quindi si rivota, con la novità Barak. Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante https://www.corriere.it/scrivi/ |
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