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Corriere della Sera Rassegna Stampa
16.06.2019 Pisa: botte agli studenti se non imparano a memoria il Corano. Adesso una indagine, ma seria, non chiacchiere
Cronaca di Marco Gasperetti

Testata: Corriere della Sera
Data: 16 giugno 2019
Pagina: 22
Autore: Marco Gasperetti
Titolo: «I maestri ci picchiano se non impariamo il Corano»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 16/06/2019, a pag.22 con il titolo "I maestri ci picchiano se non impariamo il Corano" la cronaca di Marco Gasperetti

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Non capiamo l'aggettivo 'sedicente' attribuito all'insegnante che obbligava a imparare a memoria il Corano a suon di botte. Non faceva altro che eseguire il compito per cui era stato assunto. C'è da chiedersi piuttosto come funzionano le scuole che dovrebbero garantire l'integrazione. Di mezzo c'è l'UCOI, cioè i Fratelli Musulmani, una accurata indagine sulle loro attività in Italia sarebbe quanto mai urgente.

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Marco Gaspereti

Dopo essere stato bastonato, umiliato e aver visto i suoi compagni, maschi e femmine, chiedere inutilmente pietà ai «maestri» durante le punizioni corporali, Cheikh, 9 anni, senegalese nato in Italia, ha pensato che era arrivato il momento di chiedere aiuto. Senza farsi vedere dai genitori ha cercato su Internet il numero di Telefono Azzurro e poi ha raccontato tutto. «Gli insegnanti di religione sono malvagi, ci picchiano se non impariamo a memoria i versetti del Corano, vi prego aiutatici», ha raccontato. E dopo pochi giorni tutto è cambiato. Da venerdì notte due «cattivi maestri» sono rinchiusi nel carcere Don Bosco di Pisa, accusati di violenze e maltrattamenti su minori, e un terzo sedicente esperto del Corano è stato denunciato e rischia l'arresto. E accaduto in un appartamento nel centro di Santa Croce sull'Arno, cittadina in provincia di Pisa famosa per le concerie e la lavorazione delle pelle, trasformato in una sorta di scuola islamica per bambini e ragazzi dai 7 ai 17 anni quasi tutti senegalesi. Sessanta i minori che frequentavano i locali dal venerdì alla domenica, maschi e femmine, uniti dalle violenze. Se studiavano poco o sbagliavano i versetti perché impauriti, arrivava la punizione. Bambini e bambine venivano percossi con bastoni di legno e frustini sulle mani. A volte i «maestri» utilizzavano anche spranghe di ferro per colpire i ragazzi alla schiena, alla gambe o alle natiche. «Siamo innocenti, non abbiamo fatto nulla, abbiamo solo insegnato ai giovani i principi dell'Islam», hanno detto agli agenti della Squadra mobile di Pisa, diretta da Rita Sverdigliozzi. Ma a inchiodarli sono i filmati delle telecamere che la polizia ha installato dopo le segnalazioni di Telefono Azzurro. Sul caso indaga anche la Digos e non si escludono altri arresti. Al vaglio la posizione dei genitori di ragazzi e bambini maltrattati. Gli investigatori hanno precisato che dalle indagini non è emerso che ai minori venissero impartiti insegnamenti antioccidentali o pro terrorismo islamista. Durissime le reazioni politiche. «Nessuno spazio agli estremisti, a chi predica odio, picchia, discrimina le donne. Siamo orgogliosi della nostra civiltà e la difenderemo a tutti i costi», ha commentato su Facebook il vicepremier Matteo Salvini. La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha definito «scandaloso» l'episodio chiedendo anche l'espulsione dei responsabili.

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