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Corriere della Sera Rassegna Stampa
02.02.2019 Venezuela: la viltà del governo 5S+Lega nelle parole vili del sottosegretario Picchi
Lo intevista Marco Galluzzo

Testata: Corriere della Sera
Data: 02 febbraio 2019
Pagina: 6
Autore: Marco Galluzzo
Titolo: «In diplomazia conta la cautela, via Maduro ma no a strappi»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 02/02/2019, a pag,6 con il titolo "In diplomazia conta la cautela, via Maduro ma no a strappi" l'intervista di Marco Galluzzo a Guglielmo Picchi, sottosegretario agli esteri in quota Lega.

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Cautela! sostengono 5S+Lega= vergogna!

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Guglielmo Picchi

Abbiamo già criticato ieri duramente la posizione della Lega di astenersi dal sostenere Juan Guaidò contro il dittatore Maduro. Le dichiarazioni del sottosegretario Picchi di oggi confermano la vile scelta del governo 5S+Lega
Il comportamento delle democrazie deboli verso i sistemi dittatoriali sono sempre gli stessi, è la parola "cautela" a prevalere. Così avvenne negli anni '30 con Hitler, la Repubblica di Weimar non ebbe alcun sostegno dai paesi democratici e il risutato è quello che conosciamo.  Picchi non la conta giusta nemmeno quando afferma di preoccuparsi dei '100mila concittadini che vivono in Venezuela', quando tutti abbiamo seguito i loro drammatici appelli al governo italiano perchè intervenga contro Maduro.

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Marco Galluzzo

Guglielmo Picchi, sottosegretario agli Esteri, esponente della Lega in grande sintonia con Matteo Salvini, competente alla Farnesina proprio dell'area Sudamerica, «non vede nulla di strano nella posizione italiana, non c'è isolamento, né imbarazzo, abbiamo le nostre idee e le portiamo avanti, così come hanno fatto tante altre molte altri Paesi europei, e nessuno si è mai scandalizzato».
Lo scandalo in questo caso sarebbe che l'Italia si stila da una posizione comune a tutta la Ue, prima in Parlamento poi in sede governativa.
«Intanto la risoluzione del Parlamento di Strasburgo vale quello che vale, cioè poco o nulla, ed è un salto nel vuoto su cui abbiamo deciso di astenerci Sui governi abbiamo una posizione di prudenza rispetto ad altri che è più che legittima, quando si fa una mediazione, si partecipa ad un Gruppo di contatto,  come deciso in sede europea, ed io stesso ho già incontrato il mio omologo uruguayano, non ci si schiera, né ci si fa tirare per la giacca».
Eppure la sensazione è quella dell'isolamento, e anche di una punta di imbarazzo, nella nostra diplomazia.
«Ma quale imbarazzo, siamo equidistanti in un processo che deve portare a nuove elezioni, in una fase di transizione in cui dobbiamo anche occuparci di proteggere oltre 100mila nostri concittadini che vivono in Venezuela Non è che se non la pensiamo come Parigi e Madrid noi abbiamo torto e loro ragione. Può darsi che sia vero il contrario, di solito nei processi diplomatici conta la cautela. Questo non significa che Maduro non debba andare via e farsi da parte, ma senza strappi inutili che possono solo servire ad esacerbare inutilmente la situazione già drammatica di un Paese».

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