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Corriere della Sera Rassegna Stampa
31.12.2018 L'abbandono dei kurdi, un'altra vittoria del fanatismo islamico
Commento di Pierluigi Battista

Testata: Corriere della Sera
Data: 31 dicembre 2018
Pagina: 39
Autore: Pierluigi Battista
Titolo: «I curdi soli in Siria e l'ipocrisia europea»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 31/12/2018 a pag.39 con il titolo "I curdi soli in Siria e l'ipocrisia europea", il commento di Pierluigi Battista

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Pierluigi Battista                       il sogno interrotto

Fa molta rabbia che Donald Trump abbia proclamato il ritiro americano dalla Siria lasciando i curdi, eroi della battaglia contro l'Isis, soli nelle mani del massacratore seriale siriano Assad. Fa molta rabbia questo rigurgito di isolazionismo Usa (peraltro, occorre dirlo, in tragica continuità con la politica debole e ondivaga di Obama in Medio Oriente) che lascia campo aperto ai nemici della democrazia nel mondo, a chi viola con sistematica ferocia i diritti umani fondamentali, e abbandona la democrazia israeliana più vulnerabile nei confronti dei nemici che vorrebbero cancellare la stessa presenza ebraica. Ma è anche spaventosamente ipocrita l'atteggiamento di un'Europa inesistente e inetta che piagnucola se gli Stati Uniti smettono di fare da scudo in loro difesa e sonnecchia in una condizione di totale marginalità politica nel mondo, e di totale impotenza nei confronti dei dittatori lasciati liberi di condurre i loro misfatti. Un'Europa che esistesse come entità politica degna di rispetto dovrebbe sobbarcarsi essa stessa gli oneri della difesa dei curdi e del popolo vessato da Assad, da Erdogan, dall'Arabia Saudita, dall'Iran. Se non fosse così succube della sua ipocrisia dovrebbe dire: dobbiamo smetterla di delegare agli Stati Uniti un compito che noi non siamo in grado di adempiere, dovremmo aumentare le spese militari, rafforzare le nostre forze armate, dare credibilità a una politica estera di cui non si vedono nemmeno i contorni a grandi linee. Niente, solo lamenti puerili. Solo proteste dettate da insipienza, ignavia politica, incapacità di assumersi responsabilità. Che ha da dire l'Europa sulle vicende siriane? Qualcuno ha avuto notizia in questi annidi una proposta europea, di una sua presenza, di una iniziativa convincente? Qualcuno nel governo europeo, tra un altisonante proclama e un altro sulla fedeltà agli imperituri valori europei, ha mostrato un minimo interesse che non fosse quello della massa di profughi in fuga dalla strage siriana? Niente, nessun impegno, nessuna responsabilità, nessun accenno alla costruzione (difficile) di una politica estera e di una (dispendiosa) politica militare. Solo lo stupore per una politica americana sciagurata che lascia soli i curdi, ma svela spietatamente l'ipocrisia dell'Europa. Condannata ancora una volta alla sua irrilevante minorità.

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