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Corriere della Sera Rassegna Stampa
02.09.2018 Le campagne dell'odio del BDS, qualche cantante aderisce (in cerca di pubblicità gratuita)
Commento di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 02 settembre 2018
Pagina: 13
Autore: Davide Frattini
Titolo: «La musica si divide (ancora) su Israele»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 02/09/2018, a pag.13, con il titolo "La musica si divide (ancora) su Israele" il commento di Davide Frattini

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Davide Frattini

Già l’estate di quattro anni fa Lana Del Rey aveva cancellato all’ultimo momento il concerto previsto a Tel Aviv. Allora la scusa erano stati i cinquantuno giorni di guerra tra Israele e Hamas, la paura che le sirene antimissile risuonassero durante il suo spettacolo. Questa volta la cantante americana ha dato ascolto alle sirene che l’hanno supplicata di annullare la partecipazione al festival musicale organizzato da un kibbutz in Galilea, dove avrebbe dovuto esibirsi il 7 settembre. Anche se assicura che la decisione non è politica – «verrò quando potrò salire sul palco sia in Israele sia in Palestina» – ha finito con il dare ascolto ai propagandisti del movimento BDS (Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni). Roger Waters da ex bassista dei Pink Floyd è tra i volti più celebri della campagna internazionale contro lo Stato ebraico e ha lanciato un appello a Lana Del Rey attraverso Facebook. Le sue pressioni e quelle dei gruppi pro-palestinesi in passato hanno convinto a cassare gli show anche Lorde, Elvis Costello, Natalie Imbruglia, Gil Scott-Heron. Spesso la giustificazione fornita è tecnica, a volte le date annunciate e sparite sono il risultato di incomprensioni, pochi sfruttano l’incidente per dichiarazioni politiche. In ogni caso il movimento BDS dichiara vittoria. Quello che irrita di più i fan israeliani sono le esitazioni. O come l’ha messa John Lydon in stile Sex Pistols prima di un concerto a Tel Aviv: «Promettere lo spettacolo e poi scappare è disgustoso. Israeliani vi amiamo, quanto al vostro governo che vada...». Come lui altre star non hanno mai fatto marcia indietro – malgrado gli avvertimenti, le petizioni e per qualcuno le minacce di morte: tra gli altri Paul McCartney, Madonna, i Rolling Stones, i Radiohead, Elton John, Rihanna, Britney Spears, Justin Bieber, i Depeche Mode, i Chainsmokers.

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