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Corriere della Sera Rassegna Stampa
01.08.2018 Corea del Nord: Kim Jong-un costruisce nuovi missili intercontinentali
Commento di Guido Olimpio

Testata: Corriere della Sera
Data: 01 agosto 2018
Pagina: 12
Autore: Guido Olimpio
Titolo: «Gli 007 americani: Kim sta costruendo altri due missili intercontinentali»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 01/08/2018, a pag. 12, con il titolo "Gli 007 americani: Kim sta costruendo altri due missili intercontinentali", l'analisi di Guido Olimpio.

Attendiamo la risposta del presidente Trump 

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Guido Olimpio

Kim Jong-un, nei giorni scorsi, si è fatto fotografare durante le visite a fabbriche civili e aziende agricole. Il Maresciallo si è occupato di tessile, zainetti e un’infinità di prodotti che dovrebbero migliorare la vita dei suoi sudditi nonché portare avanti l’economia. Immagini propagandistiche per sottolineare l’importanza del settore civile rispetto ai programmi bellici. Ma nuove foto — satellitari — dicono altro: il regime sta costruendo almeno due missili intercontinentali Hwasong 15, in grado di raggiungere il territorio statunitense. A rivelare la notizia ancora il Washington Post. Le ricognizioni dell’intelligence Usa, corroborate dal parere di esperti, sostengono che i tecnici sono al lavoro nell’impianto di Sanumdong, lo stesso da dove sono usciti altri ordigni a lungo raggio. Nello stabilimento è stato «avvistato» un mezzo che potrebbe corrispondere a quello di un veicolo-trasportatore o di un lanciatore. Secondo il quotidiano la messa a punto dei vettori è iniziata a ridosso del super vertice tra Donald Trump e il leader, una mossa «coperta» che tuttavia non rappresenta un’espansione del programma militare bensì una continuazione.

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Kim Jong-un

Dunque i nord coreani, che hanno bloccato da tempo le prove, proseguono nel rafforzare il loro arsenale nonostante gli impegni — vaghi — sul disarmo offerti a Washington. La storia si intreccia con due altri sviluppi emersi negli ultimi tempi. In apparenza contrastanti. In maggio si è saputo che gli scienziati non hanno mai smesso la loro attività nel centro ricerche nucleari di Kangson, da cui è uscito nuovo materiale fissile. Un allarme confermato, in una recente deposizione, dal segretario di Stato Mike Pompeo, uno dei protagonisti del dialogo con il nemico. Il secondo elemento, invece, riguarda il sito per test missilistici di Sohae. I satelliti-spia hanno registrato lo smantellamento di alcune strutture, un segnale di buona volontà che Pyongyang ha voluto trasmettere per placare i timori, crescenti, della diplomazia internazionale. Il summit di Singapore ha cambiato l’atmosfera tra gli avversari, ma sono tanti i dubbi sulle reali intenzioni del presidente nordcoreano. Trump ha prima dichiarato che la «minaccia della Corea del Nord era terminata», poi ha espresso frustrazione per le mancate garanzie, quindi è tornato a essere ottimista malgrado i ripetuti avvisi dell’apparato militare. Non sono pochi gli scettici e i pessimisti. L’incontro ai massimi livelli ha rotto il ghiaccio aprendo una strada nuova ma non ha cancellato le paure di manovre dilatorie da parte del Nord. Il concetto è noto: Kim potrà offrire qualche forma di disarmo, ma non cederà mai tutto il suo arsenale in quanto è la sua cintura di sicurezza. Allo stesso tempo ha disperato bisogno di fondi. Proprio le visite «pastorali» servono a ribadire quanto sia fondamentale la crescita del Paese: tanto è vero che in almeno una occasione — come ha riportato fedelmente il giornale del partito — ha strigliato pesantemente i funzionari. Una battaglia interna unita alla speranza che finiscano le sanzioni internazionali. Ma se continua con i progetti militari è difficile che ottenga sconti.

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