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Corriere della Sera Rassegna Stampa
27.05.2018 Catturato l'imam evaso, voleva fuggire in Tunisia
Perchè definirlo 'radicalizzato'? è molto più chiaro terrorista

Testata: Corriere della Sera
Data: 27 maggio 2018
Pagina: 8
Autore: La Redazione
Titolo: «Catturato l'imam evaso Voleva fuggire in Tunisia»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA, ed.di Milano, oggi, 27/05/2018, il redazionale con il titolo "Catturato l'imam evaso Voleva fuggire in Tunisia"

Immagine correlata
Ben Mohamed Ayari Borhane

Preso a Palermo Catturato l'imam evaso Voleva fuggire in Tunisia La trappola è scattata ieri sera alla biglietteria dei traghetti di Palermo. Stava cercando di imbarcarsi per la Tunisia Ben Mohamed Ayari Borhane, 43 anni, il detenuto tunisino che nel carcere di Opera si era autoproclamato imam. Era evaso la notte tra il 17 e il 18 maggio dall'ospedale Fatebenefratelli. In mano aveva un passaporto falso. Non sapeva che dietro lo sportello, ad attenderlo, c'erano gli agenti della polizia penitenziaria. Ora è stato trasferito nelle celle della prigione Santi Consoli.  Quando era fuggito da un bagno al pianoterra dell'ospedale Fatebenefratelli, simulando un tentativo di suicidio con l'escamotage delle lamette ingerite, la notte del 17 maggio,
Ben Mohamed Ayari Borhane, tunisino di 43 anni, avrebbe dovuto scontare ancora 14 anni di galera per traffico di droga. Invece ieri è stato catturato a Palermo come terrorista in fuga, mentre cercava di imbarcarsi verso il suo paese d'origine, la Tunisia, dal Nic della polizia penitenziaria.  Fin dal 2014 era monitorato dalle forze dell'ordine per il suo fanatismo religioso, in un progressivo percorso di radicalizzazione che l'aveva portato, nel carcere di Opera, ad autoproclamarsi imam, predicando il Jihad, la «guerra santa» in nome di Allah. Inoltre in cella aveva manifestato a più riprese comportamenti estremamente violenti contro i secondini. Dopo la fuga dall'ospedale beffando le guardie, l'uomo sarebbe arrivato a Palermo già il 20 maggio. Ieri sera è stato trovato con un passaporto falso mentre era alla biglietteria del porto, dietro il cui bancone tuttavia c'era un agente della penitenziaria con altri uomini pronti ad arrestarlo. In seguito all'evasione, le indagini sono state coordinate dal capo del pool antiterrorismo di Milano, Alberto Nobili, e affidate al pm Ilaria Perinu, e hanno coinvolto la polizia penitenziaria con il supporto della Questura di Palermo.

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